TEMPO INSTABILE ANCORA A LUNGO
TEMPO INSTABILE ANCORA A LUNGO
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Le condizioni di variabilità e di instabilità dello stato del tempo proseguiranno anche nel corso della terza decade di aprile che ci accompagnerà alla fine del secondo mese della primavera meteorologica. Sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, infatti, rimarrà aperta la porta con l’Oceano Atlantico e di conseguenza le correnti perturbate seguiteranno a inviare nuovi impulsi con l’ausilio di un campo anticiclonico delle Azzorre che tenderà a porre i propri massimi alle alte latitudini e a trasformare così il proprio fianco orientale in uno scivolo per facilitare l’arrivo di fronti perturbati sulle nostre regioni e mantenere condizioni di irrequietezza atmosferica proprio sulla nostra verticale.

Passata la perturbazione di Pasqua e le condizioni di instabilità di Pasquetta e di martedì 22 aprile con l’allontanamento verso il Mare Ionio della circolazione secondaria di bassa pressione legata all’impulso odierno, persisteranno sui mari attorno all’Italia altezze di geopotenziale relativamente basse a dare comunque forma a una blanda circolazione ciclonica attiva a tutte le quote e quindi a incentivare, specie durante le ore più calde, la formazione di nubi a sviluppo verticale a cui si assoceranno rovesci e temporali. Una nuova iniezione di vorticità ciclonica – che contribuirà a mantenere attive e a intensificare queste condizioni instabili – giungerà poi dalla Francia tra mercoledì 23 e giovedì 24 e raggiungerà probabilmente la penisola balcanica tra venerdì 25 e sabato 26.
L’evoluzione del sistema imposterà ancora sulla nostra penisola una componente ciclonica del flusso portante in quota e quindi lo stato del tempo seguiterà ad essere inaffidabile. Non si tratterà ovviamente di condizioni perturbate, ma di un tipo di tempo che inizierà a mostrare alcuni aspetti che sono tipici della stagione calda, vale a dire una maggiore localizzazione delle precipitazioni che potrebbero comunque essere anche intense e fasi della giornata in cui ci saranno anche ampie schiarite: sarà il grado di instabilità dell’aria, che varierà di giorno in giorno a seconda dei contribuiti dei nuovi apporti instabili in arrivo, a definire regione per regione lo stato del cielo e dei suoi fenomeni.