In Europa è stato il marzo più caldo di sempre, da 20 mesi temperature oltre 1,5°C rispetto all’era preindustriale
Burgess: «Molte aree che hanno registrato il marzo più secco da sempre e altre il marzo più piovoso da almeno 47 anni a questa parte»
Tratto da Greenreport

Il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), ovvero il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra, ha aggiornato al mese di marzo i dati sulla temperatura superficiale dell’aria e marina, nella copertura del ghiaccio marino e nelle variabili idrologiche.
La maggior parte dei risultati riportati si basa sul set di dati della rianalisi ERA5, che utilizza miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.
Dall’analisi di questi dati emerge che il mese di mese di marzo 2025 è stato il secondo marzo più caldo a livello globale (dietro marzo 2024), con una temperatura media superficiale dell’aria di +0.65°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e +1.60°C al di sopra del livello pre-industriale per il mese di marzo: è stato il 20° mese degli ultimi 21 mesi in cui la temperatura media globale superficiale dell’aria ha superato di oltre 1.5°C il livello preindustriale.
Questo non significa aver già superato il primo limite di sicurezza individuato dall’Accordo di Parigi sul clima, ma che ci stiamo avvicinando pericolosamente e più rapidamente del previsto a quella soglia: come spiegato recentemente a greenreport da Giulio Betti, meteorologo Lamma e Cnr, «l’avremo superato quando l’anomalia di temperatura sarà oltre +1,5°C in modo “stabile”, ovvero per almeno 3-5 anni. Ma il fatto di avere sfiorato nel 2023 e abbondantemente superato nel 2024 i +1,5°C a livello globale, nonostante l’arrivo della Niña negli ultimi mesi del 2024 (ovvero il fenomeno ciclico di raffreddamento su larga scala delle temperature superficiali delle acque nell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale, ndr), lascia pensare che si possa essere entrati in un tipping point, superando uno scalino dal quale non si torna indietro. La probabilità che i +1,5°C vengano raggiunti stabilmente nei prossimi anni si è alzata di molto».
Di certo il periodo di 12 mesi compreso tra aprile 2024 e marzo 2025 è stato di 0.71°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e di 1.59°C al di sopra del livello preindustriale. In particolare, la temperatura media sulla terraferma europea per il mese di marzo 2025 è stata di 6.03°C, 2.41°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 per il mese di marzo, rendendolo il marzo più caldo per l’Europa. Anche il ghiaccio marino artico ha raggiunto a marzo l’estensione mensile più bassa nei 47 anni di record satellitare, con un 6% in meno rispetto alla media.
Guardando infine alle condizioni idrogeologiche, nel marzo 2025 la maggior parte dell’Europa meridionale ha registrato condizioni più umide della media, in particolare nella penisola iberica, colpita da una serie di tempeste e da alluvioni diffuse. Altre regioni più umide della media includono la Norvegia, parti dell’Islanda e la Russia nord-occidentale. Al contrario, è stato più secco della media nel Regno Unito e in Irlanda, in un’ampia fascia ovest-est attraverso l’Europa centrale che si estende a sud fino al Mar Nero, alla Grecia e alla Turchia.
«Il mese di marzo 2025 è stato il più caldo d’Europa, evidenziando ancora una volta come le temperature continuino a battere i record – spiega Samantha Burgess, responsabile strategica per il clima Ecmwf – È stato anche un mese con estremi di precipitazioni contrastanti in tutta Europa, con molte aree che hanno registrato il marzo più secco da sempre e altre il marzo più piovoso da almeno 47 anni a questa parte».