Scoperta in Africa una nuova specie di albero: è la Tessmannia princeps, arriva a 40 metri e può vivere fino a 3mila anni
Si chiama Tessmannia princeps il nuovo albero scoperto in Tanzania da un team italiano. Gigantesco e longevo, raggiunge i 40 metri e può vivere 3.000 anni. Ecco tutti i dettagli della scoperta.
di Marco Crisciotti
tratto da Greenme.it
Nel cuore verde della Tanzania, tra le fitte nebbie della foresta pluviale dei Monti Udzungwa, un gruppo di scienziati ha fatto una scoperta straordinaria: una nuova specie di albero, maestosa e antichissima. Il suo nome è Tessmannia princeps e vanta numeri da record: può raggiungere i 40 metri di altezza e vivere fino a 3.000 anni. Uno di quei giganti che, silenziosi e imponenti, osservano il tempo scorrere senza fretta.
Il nome non è casuale: il genere Tessmannia rende omaggio al botanico tedesco-brasiliano Günther Tessmann, mentre “princeps”, in latino, significa “eminente”. Una scelta azzeccata, visto che svetta sopra il resto della vegetazione come un re incontrastato della foresta.

Una spedizione dal sapore epico
Tutto è iniziato nel 2019, quando un team di ricerca internazionale, con una forte componente italiana ha intrapreso una spedizione tra le fronde di una delle zone più ricche di biodiversità al mondo. Tra gli scienziati coinvolti, spiccano i ricercatori del Muse – Museo delle Scienze di Trento – guidati dal dott. Andrea Bianchi – che hanno lavorato fianco a fianco con colleghi di istituti africani e internazionali.
Mentre si addentravano nella foresta, i ricercatori hanno incontrato un albero colossale, dalle caratteristiche insolite, che, pur somigliando ad un’altra specie già conosciuta, la Tessmannia densiflora, presentava delle peculiarità che lo rendevano unico, un nuovo titano della natura ancora sconosciuto alla scienza.
Un gigante dalla crescita lenta
Analizzando la pianta, i botanici hanno scoperto diversi dettagli affascinanti. A differenza della Tessmannia densiflora, che si ferma attorno ai 25 metri, la nuova specie può superare i 40, presenta un tronco dritto e cilindrico, privo di rami fino a 20 metri d’altezza, con un diametro massimo di 2,7 metri.
La caratteristica più incredibile della Tessmania princeps (QUI la pubblicazione dell’articolo) è la straordinaria longevità: il processo di crescita è estremamente lento, visto che l’albero guadagna appena un centimetro di circonferenza ogni 15 anni, il che significa che gli esemplari più grandi potrebbero avere un’età stimata intorno ai 3.000 anni.
Quando l’umanità viveva imperi e rivoluzioni, questi alberi erano già lì, ad osservare i cambiamenti del mondo.
Come si è giunti alla scoperta?
Per misurare le dimensioni del Tessmannia princeps, i ricercatori si sono dovuti arrampicare tramite l’ausilio di corde ed imbracature, utilizzando strumenti come il telemetro e persino i droni per catturare lke immagini dall’alto. Sono stati raccolti campioni di foglie, fiori e corteccia per un’analisi approfondita in laboratorio.
Le differenze rispetto alle specie già conosciute non si limitano alla grandezza: i fiori, ad esempio, sono bianchi e non rossi, mentre sia i sepali che i petali hanno dimensioni ridotte rispetto alle piante affini.
Volete conoscere un dettaglio davvero curioso? I petali presentano dei piccoli bulbi gialli sulla punta, un elemento caratteristico che ha aiutato i botanici a riconoscerlo come una specie del tutto nuova.
Un patrimonio da proteggere
La scoperta di Tessmannia princeps è una grande notizia per la scienza, ma porta con sé anche una sfida: la conservazione. Attualmente, questi alberi si trovano all’interno di un’area protetta, ma il loro numero è estremamente limitato: gli esemplari individuati sono poco più di un centinaio, e la crescita lentissima li rende particolarmente vulnerabili sia ai cambiamenti ambientali che ad eventuali interventi umani.
Per questo motivo, gli scienziati hanno proposto di classificarlo come “Vulnerabile” nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), un riconoscimento dovuto, che potrà garantire al Tessmania princeps maggiore tutela e la possibilità di continuare a vivere e a raccontare la sua storia per i millenni a venire.