GUARDARE ANCHE OLTRE UNA GOCCIA FREDDA
GUARDARE ANCHE OLTRE UNA GOCCIA FREDDA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Diamo ancora un po’ di tempo alla modellistica numerica per apportare le ultime correzioni alla traiettoria della goccia fredda retrograda che potrebbe influenzare, nei modi ancora da valutare, le condizioni meteorologiche di una buona parte dell’Italia a partire da venerdì. Negli ultimi aggiornamenti abbiamo compiuto un passo avanti nell’inquadramento dell’evoluzione generale del sistema che dovrebbe transitare a nord dell’arco alpino per poi raggiungere la Francia andando ad assumere la forma di ellissoide e richiamare, via via, correnti meridionali sulla nostra penisola nel caso dovesse proseguire la corsa verso sud ed entrare sul Mediterraneo.
Nonostante questo primo miglioramento del grado di attendibilità della previsione, non è ancora arrivato il momento di definirne i dettagli perché, a una distanza superiore ai 3-4 giorni dal possibile evento, piccole variazioni del percorso di un minimo depressionario in quota, peraltro di limitata estensione spaziale, sono ancora possibili e sono altresì in grado di ridistribuire la fenomenologia, la sua portata e il quadro termico in cui quest’ultima si andrebbe a verificare: per esempio, in un’evoluzione come quella che potrebbe delinearsi tra venerdì e il fine settimana la situazione maggiormente in bilico si avrebbe al Nord-Ovest perché su questo settore dell’Italia scorrerebbe sul filo del rasoio quel limite tra «neve sì» e «neve no» fino a quote molto basse. Tralasciamo per un attimo gli aspetti legati allo stato del tempo previsto in questa particolare situazione perché vorrei che non passasse inosservata la struttura del campo anticiclonico che sarà responsabile di questa fase meteorologica di stampo antizonale. Questa figura anticiclonica, infatti, porterà le altezze di geopotenziale a 500 hPa addirittura fino a oltre i 5700 metri tra la Finlandia e la Russia occidentale, cioè a una quota di 4-500 metri – e localmente anche oltre – più elevata rispetto a quella consona a questo periodo. Quella grande macchia di colore viola, infatti, ci informa che la struttura in quota del campo di alta pressione sarà marcatamente anomala e da record per il forte sollevamento verticale che subirà la superficie isobarica di 500 hPa, proiettata verso altezze non così lontane da quelle di un anticiclone subtropicale.