Ecco perché spesso sopra le banderuole a vento c’è un gallo

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Ecco perché spesso sopra le banderuole a vento c’è un gallo

Questa particolare caratteristiche delle banderuole a vento arriva dalle usanze del Medio Evo
In redazione Mario Giuliacci

Meteo Curiosità: ecco perché spesso sopra le banderuole a vento c'è un gallo

Ai più sarà certamente capitato di osservare come, molte banderuole per la misura della direzione del vento  siano sormontate dalla figura di un gallo. Come mai? Che ci fa il pennuto sopra uno strumento, per quanto rudimentale, dedicato alla misura degli agenti atmosferici? Ebbene, l’origine di questa particolare usanza risale a molto tempo fa, e più precisamente al Medio Evo. Ma vediamo di capire come è finito il gallo sopra le banderuole.

L’origine di questa usanza nasce dal volere di uno dei personaggi più potenti dei suoi tempi. Nel IX secolo dopo Cristo, infatti, Papa Niccolò I decise di commemorare in modo chiaro, e che fosse visibile al maggior numero possibile di persone, le parole ammonitrici che Gesù rivolge a Pietro durante l’Ultima Cena: “Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”. Ecco allora che, a tale scopo, il Pontefice ordinò che la sagoma di un gallo venisse collocata, ben riconoscibile, sul pinnacolo più alto di ogni cattedrale, abbazia o chiesa della cristianità

Così, poiché le banderuole per misurare il vento erano già in uso a quei tempi, ed erano anch’esse per ovvi motivi collocate nei punti più alti degli edifici, per rispettare il volere del Papa e mettere comunque  il gallo nel punto più alto fu necessario installarne la figura al di sopra delle banderuole a vento! Un’usanza che poi si è tramandata nel corso dei secoli, anche se oramai in pochi ne ricordano l’origine. 

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