CAMBIA LA CIRCOLAZIONE IN EUROPA CON LA NASCITA DI UN FORTE ANTICICLONE ALLE ALTE LATITUDINI: ANCORA INCERTA L’INFLUENZA SULL’ITALIA DI UNA CIRCOLAZIONE FREDDA RETROGRADA
CAMBIA LA CIRCOLAZIONE IN EUROPA CON LA NASCITA DI UN FORTE ANTICICLONE ALLE ALTE LATITUDINI: ANCORA INCERTA L’INFLUENZA SULL’ITALIA DI UNA CIRCOLAZIONE FREDDA RETROGRADA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Andrà risolvendosi entro le prossime 24-36 ore la fase di tempo instabile e a tratti perturbato che sta impegnando le nostre regioni meridionali e le due Isole Maggiori e che, come abbiamo scritto nell’ultima analisi, è dipesa dalla risalita di una circolazione ciclonica dall’entroterra algerino-tunisino. Dopo una sua influenza estesa anche alle regioni del medio versante adriatico, che avverrà entro la giornata di domani (lunedì 3 febbraio), il vortice si trasferirà verso levante per lasciare campo libero all’arrivo dell’anticiclone delle Azzorre, intento a espandersi non solo verso il Mediterraneo ma anche verso le alte latitudini europee. Il progetto di chiudere la porta alle correnti perturbate atlantiche andrà così in porto nel corso di questa prima settimana di febbraio che vedrà, gradualmente, l’affermazione di un disegno barico improntato alla costruzione di un forte campo di alta pressione dal vicino oceano fino alla Russia, dove i valori di pressione al suolo potrebbero superare anche i 1050 hPa.
Il fatto che i massimi barici si collocheranno proprio sulla Russia non dipenderà però dalla formazione di un anticiclone termico, come si potrebbe pensare vista la posizione della figura barica e la stagione in corso: la natura del sistema sarà invece dinamica, perché legata all’intenso richiamo di aria calda subtropicale che porterà, proprio tra la penisola scandinava e la Russia settentrionale, altezze di geopotenziale a 500 hPa superiori ai 5600 metri e temperature a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri, di 8-12 °C superiori alla media del periodo. La costruzione di questo canale di alta pressione resetterà però sul nostro continente i movimenti delle masse d’aria che perderanno la componente ovest-est per acquistare quella anti-zonale e far muovere così verso occidente la circolazione atmosferica dominante. Da questo cambiamento del verso del moto dei flussi dipenderà, nella seconda parte della settimana, la traiettoria di una probabile goccia fredda che andrà formandosi nei prossimi giorni sull’est europeo: si tratterà di un nucleo di aria artico-continentale che si staccherà dal nord della Russia, che andrà posizionandosi tra l’Estonia e l’Ucraina e che aspetterà la formazione del ponte anticiclonico per iniziare a muoversi verso ovest a partire, grosso modo, da venerdì 7 febbraio.
Fino a questa data non ci saranno quindi novità sostanziali sulle condizioni meteorologiche di casa nostra che saranno improntate a una generale stabilità atmosferica e a temperature superiori alla media climatologiche del periodo, ad eccezione di Abruzzo, Molise e del Sud peninsulare dove avremo un temporaneo calo termico tra martedì 4 e mercoledì 5 a causa di un rientro di aria fredda dai Balcani che sarà indotto dall’espansione dell’anticiclone sul Mediterraneo. A partire dal 6-7 febbraio, invece, la parte periferica della massa di aria fredda continentale potrebbe iniziare a sfiorare anche la nostra penisola. Al momento non possiamo aggiungere ulteriori dettagli alla linea di tendenza appena delineata perché bisognerà valutare come avverrà la retrogressione della goccia fredda e quindi vedere quando i ricalcoli della modellistica numerica sapranno dare indicazioni affidabili circa la sua traiettoria, l’eventuale modifica della sua forma durante il moto retrogrado e l’entità dell’aria fredda che la accompagnerà. Come sempre, un passo alla volta, riusciremo a delineare la situazione.