I satelliti scoprono un’isola fantasma “temporanea” nel Mar Caspio
Nata dall’eruzione di un vulcano di fango, sta già scomparendo
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Sta già scomparendo l’isola fantasma nata nel 2022 dall’eruzione del vulcano di fango Kumani Bank nel Mar Caspio, a circa 25 chilometri dalla costa orientale dell’Azerbaigian: l’hanno scoperta i satelliti americani Landsat 8 e 9, grazie ai loro strumenti Oli (Operational Land Imager) e Oli-2.
Le immagini sono pubblicate sul sito Earth Observatory della Nasa.
La sequenza mostra la rapidissima evoluzione di questa formazione geologica, tanto veloce ad apparire quanto a scomparire.
La prima immagine, ripresa il 18 novembre 2022, mostra la cima del vulcano a malapena visibile sotto la superficie del mare.
La seconda immagine, del 14 febbraio 2023, documenta la formazione dell’isola, dalla quale si diparte un pennacchio di sedimenti trascinati via dalle correnti marine. Ulteriori osservazioni satellitari hanno permesso di stabilire che l’isola, del diametro di circa 400 metri, è emersa tra il 30 gennaio e il 4 febbraio 2023, come osserva il geologo Mark Tingay dell’Università di Adelaide in Australia.
La terza e ultima immagine satellitare, catturata il 25 dicembre 2024, rivela la quasi completa erosione dell’isola, con una piccola porzione del vulcano ancora visibile fuori dall’acqua.
In passato sono già state documentate otto eruzioni del vulcano Kumani Bank, che sono durate in media meno di due giorni e hanno determinato la formazione di isole di diversa forma e durata. L’eruzione del maggio 1861, per esempio, ha prodotto un’isola di 87 metri di diametro e 3,5 metri di altezza sul mare, che poi è scomparsa agli inizi del 1862. L’eruzione più potente, avvenuta nel 1950, ha invece formato un’isola larga 700 metri e alta 6 metri.
I vulcani di fango sono “caratteristiche strane e meravigliose che restano ampiamente poco studiate e poco comprese”, afferma Tingay. Con dimensioni che variano da un paio di metri a diversi chilometri di larghezza, la maggior parte di essi si trova in aree con tettonica attiva o alti tassi di sedimentazione, luoghi in cui la pressione del sottosuolo può accumularsi e spingere in superficie una miscela di fluidi, gas e sedimenti.
L’Azerbaigian è famoso per la sua alta concentrazione di vulcani di fango: i geologi ne hanno contati più di 300 nella parte orientale del Paese e al largo nel Mar Caspio. La regione rientra infatti in una zona di convergenza in cui le placche tettoniche araba ed eurasiatica si stanno scontrando.