DOPO L’ANTICICLONE ARRIVANO LE CORRENTI ONDULATE ATLANTICHE, ALMENO FINO AL 9-10 GENNAIO

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DOPO L’ANTICICLONE ARRIVANO LE CORRENTI ONDULATE ATLANTICHE, ALMENO FINO AL 9-10 GENNAIO

DOPO L’ANTICICLONE ARRIVANO LE CORRENTI ONDULATE ATLANTICHE, ALMENO FINO AL 9-10 GENNAIO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Ben ritrovati e ancora Buon Anno! L’immagine satellitare ci mostra, come sempre, la situazione in atto sull’area euro-atlantica e ci permette di osservare i protagonisti del tempo a grande scala (fig. 1). Osserviamo, innanzitutto, il campo anticiclonico presente sull’Europa centro-meridionale che è ormai in fase di indebolimento e che è delimitato, sul fianco settentrionale, da un’estesa banda nuvolosa che identifica l’ampio settore caldo della perturbazione vincolata alla saccatura artica in formazione sul Nord Atlantico. Nel corso delle prossime ore questo cavo d’onda si approfondirà e, agendo come un pendolo, transiterà sull’Europa centro-settentrionale estendendosi a sufficienza verso sud da lambire anche la nostra penisola e permettere così, tra domani e sabato 4, il passaggio del fronte freddo della perturbazione stessa che attraverserà l’Italia portando precipitazioni sparse per lo più di debole intensità, con nevicate sui rilievi alpini di confine in calo fino a quote collinari e su quelli appenninici a quote di montagna. Seguirà un temporaneo e modesto calo termico, dovuto all’ingresso dell’aria più fredda che affluirà dietro alla perturbazione.

Nei giorni successivi, invece, bisognerà seguire l’evoluzione della figura di bassa pressione presente al momento a ovest delle isole Azzorre. Inserita nel letto delle correnti occidentali, nei prossimi giorni il vortice si muoverà verso est-nordest ricevendo in tal modo l’alimentazione dell’aria fredda artica marittima che ne determinerà un approfondimento, fino a raggiungere probabilmente un valore di pressione intorno ai 980 hPa partendo dagli attuali 995 hPa. La circolazione depressionaria è prevista transitare sulle Isole Britanniche tra domenica 5 e lunedì 6 gennaio e, proprio per questa evoluzione, esporrà la nostra penisola a un richiamo di correnti meridionali che trasporteranno aria mite di matrice subtropicale, in parte marittima e in parte continentale. Anche in questo caso si prevede il passaggio di un’altra perturbazione che, soprattutto nel giorno dell’Epifania, dovrebbe portare precipitazioni soprattutto al Centro-Nord e in Sardegna e nevicate sulle Alpi: per il momento ci limitiamo a queste indicazioni di massima che necessiteranno di ulteriori approfondimenti prima di scendere nel dettaglio. Anche l’evoluzione prevista entro la metà della prossima settimana potrebbe dipendere dalle intenzioni di questa depressione, ma in base alle elaborazioni attuali non è ancora possibile definire lo scenario più probabile (fig. 2, a sinistra).

Tra martedì 7 e mercoledì 8, infatti, l’incertezza della previsione cresce velocemente e il semaforo rosso che abbiamo collocato proprio nelle vicinanze dell’Italia è lì a ricordarci che entriamo in una fase in cui la modellistica numerica non riesce ancora a trovare la quadra. Questa incertezza dipende essenzialmente dal fatto che potrebbero aprirsi sue strade: da un lato l’evoluzione della depressione britannica verso nord-est fino a essere inglobata della circolazione artica e quindi l’ingresso alle nostre latitudini di tese correnti in quota da ovest-nordovest (fig. 2, in alto a destra); dall’altro un possibile ingresso della depressione in area mediterranea sollecitato da una pulsazione anticiclonica sul vicino Atlantico (fig. 2, in basso a destra). Questi due scenari, del tutto indicativi, soggetti ancora a correzioni e provenienti dalla cluster analisi che tiene conto di tutti gli scenari elaborati dal modello del Centro Europeo, hanno al momento all’incirca la stessa probabilità di accadimento e sono rappresentativi di condizioni atmosferiche molto diverse: un conto è essere infatti interessati da correnti zonali a cui si associano generalmente condizioni di variabilità, un conto è essere interessati dall’ingresso di una saccatura che può apportare anche condizioni perturbate. Il limite previsionale qui giunto ci invita così ad aspettare i prossimi aggiornamenti per poter sciogliere la prognosi.

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