Con l’aria pulita i raccolti diventano più abbondanti
Grazie alle osservazioni dal satellite gli scienziati americani hanno fatto un’incredibile scoperta
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Secondo una recentissima ricerca, se vogliono raccolti più abbondanti gli agricoltori, oltre a eventi meteo estremi e parassiti nocivi, da ora in poi dovranno fare molta attenzione anche all’inquinamento. Sono i sorprendenti risultati di uno studio (“Cleaner air has contribuited one-fifth of U.S. maize and soybean yield gains since 1999”) della Stanford University pubblicato a Giugno sulla rivista scientifica Environmental Research letters.
Dal satellite la fotografia dell’inquinamento
Lo studio è stato reso possibile grazie ai sofisticati strumenti che, a partire da fine anni ’90, hanno cominciato a monitorare dallo Spazio la qualità dell’aria, consentendo di avere un quadro chiaro dell’inquinamento presente anche nelle sconfinate aree coltivate del Nord America. Gli scienziati hanno così potuto legare il graduale calo delle concentrazioni di alcuni dei principali inquinanti, tra cui in particolare ozono, polveri sottili, biossido d’azoto e biossido di zolfo, alla resa dei raccolti di mais e soia in ampia regione agricola che attraversa il territorio di nove stati americani che, da soli, garantiscono oltre i due terzi della produzione americana di tali colture.
Senza inquinamento gli agricoltori si arricchiscono
I risultati dello studio, finanziato anche da NASA e National Science Foundation, sono sorprendenti. Gli scienziati infatti hanno calcolato che la forte riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti, introdotta a partire dagli anni ’90, ha prodotto nel ventennio 1999-2019 notevoli benefici, quantificabili in un aumento di circa il 20% della resa dei raccolti di mais e soia. Raccolti più abbondanti che, sempre secondo i ricercatori autori dello studio, si traducono in una maggior ricchezza che si può stimare in circa 5 miliardi di dollari all’anno. Insomma, combattere l’inquinamento atmosferico conviene anche agli agricoltori!
