Calendario lunare 2025, un anno di lune stupende, spettacoli indimenticabili che il cielo ci offre gratis
Il 2025 sarà un anno incredibile per la Luna (e per tutti noi che la amiamo): ben due eclissi totali di Luna e due Superlune, senza dimenticare una Luna Nera e due microlune (unica grande assente, la Luna Blu, che tornerà nel 2026)
tratto da Greenme.it
Calendario lunare 2025, anche quest’anno non poteva mancare. Prepariamoci a tutti gli spettacoli gratis: sarà un anno davvero speciale per la Luna (e per tutti noi che la amiamo), con ben due eclissi totali di Luna e due Superlune, senza dimenticare una Luna Nera e due microlune (unica grande assente, la Luna Blu, che tornerà nel 2026).
Ecco tutti gli eventi, mese per mese, da non perdere!
Gennaio 2025
Il primo spettacolo di quest’anno è una splendida Luna piena, attesa il 13 gennaio: è la Luna del Lupo, così chiamata nella tradizione americana a causa dei profondi e antichi legami tra i lupi e questo plenilunio: non a caso la parola gaelica per gennaio, Faoilleach, deriva dal termine usato per i lupi, faol-chù, anche se i lupi non esistono in Scozia da secoli.
La parola sassone per gennaio è inoltre Wulf-monath, o Wolf Month (“mese del lupo”), e in Giappone in questo mese si tiene la festa del dio lupo, Ooguchi Magami, mentre la tribù Seneca lega il lupo alla luna così fortemente da credere che un lupo abbia dato alla luce la luna “cantandola” nel cielo.
Sarà Luna Nuova, invece, il 29 gennaio.
Febbraio 2025
Tornerà la Luna piena il 12 febbraio e sarà la Luna della Neve nella tradizione americana visti i rigidi inverni boreali; le antiche tribù hanno infatti dato questo nome alla Luna osservando gli alberi che si spezzavano per il freddo, o anche le persone che dovevano sedersi spalla a spalla intorno al fuoco per riscaldarsi. I Celti la chiamavano analogamente la Luna di ghiaccio, ma, visto il freddo, si parla di questo plenilunio anche come Luna ossea.
Comunque, in realtà, non tutte le culture associano la Luna piena di febbraio al freddo estremo e alla morte: per la tribù degli Hopi è infatti la Luna della Purificazione e Luna del Rinnovamento, mentre gli antichi cinesi la chiamavano Luna che sboccia.
Sarà invece Luna Nuova il 28 febbraio.
Marzo 2025
Sarà il mese del primo grande spettacolo, l’eclisse totale di Luna (anche se nel nostro Paese sarà visibile dal vivo solo la prima parte, parziale), che avviene quando l’ombra della Terra, illuminata dal Sole, oscura del tutto o parzialmente il nostro satellite, nel momento in cui quest’ultima è in fase di “piena” mentre Sole, Terra ed essa si trovano allineati in quest’ordine.
In altre parole il Sole illumina la Terra, che proietta la sua ombra sulla Luna, la quale, se l’eclissi è totale, apparirà rossa perché tra tutte le componenti della luce bianca, la nostra atmosfera lascia passare solo questa componente (il fenomeno è chiamato scattering di Rayleight, lo stesso che ci fa apparire il cielo azzurro di giorno e rosso di sera).
L’evento avverrà in particolare il 14 marzo, quando il nostro emisfero ammirerà la Luna del Verme (o Luna del Lombrico) dai nativi americani a causa dei lombrichi che escono dal terreno quando la terra inizia a scaldarsi nel mese di marzo, invitando i pettirossi al ritorno. Ma è anche gioco di parole tra worm moon (luna del lombrico) e warm moon (luna tiepida), visto che le temperature si fanno sempre più miti.
Tale nome, comunque, viene solo dalle tribù del sud, infatti i lombrichi non esistevano nel Nord America (quelli che si trovano oggi in quelle terre sono specie invasive portate dai coloni per fertilizzare il suolo, o per caso in quanto si trovavano nelle piante trasportate, o infine perchè presenti nel terreno usato come zavorra nelle navi). Per le tribù del Nord, come quella dei Shawnee, era invece questa la Luna della linfa, per ricordare alle tribù che potevano iniziare a spillare lo sciroppo d’acero.
Sarà invece Luna Nuova il 29 marzo.
Aprile 2025
Sarà il mese della prima microluna dell’anno, fenomeno forse meno spettacolare della Superluna ma non meno affascinante: è così chiamata, infatti, la luna in fase di piena o nuova all’apogeo, il punto dell’orbita lunare più lontano dalla Terra (anche se la definizione non è stata mai confermata dall’International Astronomic Union, quindi resta non ufficiale). Quando piena, in questo caso il 13 aprile, potrebbe apparire più piccola.
Luna piena chiamata in particolare Luna Rosa nella tradizione americana, ma il colore del nostro satellite, come diciamo sempre, non cambierà affatto: il nome di Full Pink Moon (Luna piena rosa) deriva infatti dall’abbondanza di muschio phlox, un piccolo fiore rosa comune che in genere inizia a diffondersi sul terreno all’inizio della primavera.
Anche altri nomi di questo plenilunio rimandano alla primavera che inizia ora a sbocciare: la tribù Comanche, per esempio, la chiamava Luna nuova di primavera, e per entrambe le tribù Tlingit e Sioux era la Luna che sboccia.
Una curiosità: questa luna piena è anche legata alla data della Pasqua, che concilio di Nicea del 325 stabilì sarebbe stata sempre la domenica successiva alla prima luna piena primaverile. Poiché il solstizio di primavera del 2025 è previsto il 20 marzo, la prima luna piena primaverile è proprio questa di aprile, pertanto la Pasqua si celebrerà domenica 20 aprile.
Sarà invece Luna Nuova il 27 aprile.
Maggio 2025
Anche a maggio torna la microluna, sarà il 12 del mese, quando ammireremo (forse più piccola) la Luna dei Fiori, una bellissima luna piena così chiamata, anche stavolta, nella tradizione americana.
In questo caso il nome è stato attribuito per via della “svolta climatica” solitamente visibile a maggio. Infatti altri nomi riportano sempre all’inizio della primavera: la tribù Anishnaabe la chiamava Luna in fiore, mentre per i popoli Apache e Lakota era la Luna delle foglie verdi, mentre per la tribù Mohawk la Luna della grande foglia.
Sarà invece Luna Nuova il 27 maggio.
Giugno 2025
Sta arrivando l’estate e l’11 giugno splenderà la Luna delle Fragole. Questo plenilunio segnava l’inizio della stagione della raccolta delle fragole in Nord America. In Europa, invece, era proprio la Luna di miele, ma anche Luna calda, o Luna di fieno.
La Luna di miele, con cui ancora oggi ci si riferisce al viaggio di nozze, richiama all’idromele, una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele e sorseggiata fin dal Neolitico ma di cui troviamo tracce anche nell’Antico Egitto.
Infatti in molte regioni d’Europa, alle coppie appena sposate veniva tradizionalmente regalato una quantità di idromele sufficiente al consumo di un intero mese. In questo modo, si credeva che tale bevanda aiutasse nella procreazione. E, visto che in epoche remote il tempo non era scandito dall’attuale calendario gregoriano ma dalle fasi lunari, ci si riferiva alla “luna di miele” come al periodo di tempo in cui la coppia avrebbe sorseggiato la bevanda per procreare.
La Luna Nuova è invece attesa il 25 giugno.
Luglio 2025
Per la luna piena dobbiamo aspettare il 10 luglio, quando splenderà la Luna del Cervo, così chiamata nella tradizione americana in quanto di solito a luglio spuntano le nuove corna dei cervi. Tuttavia è anche nota come Luna piena dei temporali, che in questa stagione tendevano a essere più frequenti.
I Cree la chiamavano invece Luna Muta, i Tlingit si riferiscono ad essa come Luna di Salmone, per gli Anishinaabe era la Luna di bacche, mentre gli Algonchini e gli Ojibwe parlano di Luna di Lampone.
Sarà invece Luna Nuova il 24 luglio.
Agosto 2025
Arriva il mese dell’anno con 5 fasi lunari, con due primi quarti, il 1° e il 31 agosto. E torna la Luna Nera che, come Luna Blu, Superluna e microluna, non è un termine astronomico, ma che negli ultimi anni è stato reso popolare dai social media, dagli astrologi e, in questo caso, anche dai seguaci della religione Wiccan.
E, proprio perché non è un fenomeno astronomico ufficiale, non esiste in realtà un’unica definizione, ma almeno due, come per la Luna Blu: è Luna Nera, infatti, sia la seconda Luna Nuova in uno stesso mese, sia la terza in una stagione che ne contiene quattro.
Le prime lune nere sono più comuni e si verificano circa una volta ogni 29 mesi, il secondo tipo invece è più raro, si verifica circa una volta ogni 33 mesi ed è proprio quella che ammireremo ad agosto, il 23 del mese, a tutti gli effetti una Luna Nuova.
Sarà luna piena invece il 9 agosto, la Luna dello Storione, così chiamata nella tradizione americana per via dell’abbondanza di pesce nei Grandi Laghi tipica di questo periodo. Ma agosto è anche tradizionalmente il mese della raccolta del grano ed è per questo che questa luna è nota anche come Luna del grano (il simbolo di questa luna è dunque la spiga di grano).
E talvolta è detta anche Luna Rossa, a causa dell’alone rossastro che talvolta la circonda a causa del calore estivo. Nulla a che vedere però con la “vera” luna rossa, ovvero il nostro satellite in eclissi totale che diventa effettivamente rosso in quanto, non raggiunto dalla luce diretta del Sole, è illuminato solo dai raggi solari “filtrati” dall’atmosfera terrestre che lascia passare solo la componente visibile rossa.
Settembre 2025
Torna l’eclissi totale di Luna, stavolta visibile anche in Italia: spettacolo imperdibile il 7 settembre, quando ammireremo la Luna del Raccolto così chiamata in quanto luna più vicina all’equinozio di autunno, che nel 2025 è atteso il 22 settembre alle 18.20 ora italiana. Questa luna non è sempre quindi a settembre, può capitare a ottobre, come accaduto nel 2020.
I nativi americani la chiamavano così perché il grande lavoro di raccolta poteva essere prolungato anche di notte sotto la luce della luna piena, che quindi era molto amata. Come per molte lune piene, anche questo nome viene attribuito alla tribù degli Algonchini, la più numerosa.
Ma questa non era l’unica e infatti altre tradizioni si affiancano e a volte si sovrappongono: questo plenilunio è chiamata per esempio anche Luna del Mais, perché uno dei prodotti di settembre era proprio il mais.
Sarà invece Luna Nuova il 21 settembre.
Ottobre 2025
Per ammirare una nuova luna piena dobbiamo attendere il 7 ottobre, quando ammireremo la Luna del Cacciatore, così chiamata dai nativi americani perchè tutti erano ormai proiettati verso l’inverno per il quale era necessario raccogliere scorte di cibo. Nei campi era tutto un fremito di caccia, in un periodo ancora privo di neve con molti animali ancora “disponibili”.
Ma non sempre la luna piena di ottobre è chiamata così: innanzitutto a volte è chiamata anche Luna del Sangue o Luna Sanguigna sempre per via della “spietata” caccia, oltre ad essere la Luna del Raccolto se la più vicino all’equinozio d’autunno.
La Luna Nuova è invece attesa il 21 del mese.
Novembre 2025
Torna finalmente la Superluna, la ammireremo il 5 novembre. Come specifichiamo sempre, la definizione di Superluna, innanzitutto, non è mai stata confermata dall’International Astronomic Union, quindi resta non ufficiale.
Detto ciò, con Superluna si intende spesso quello che scriveva l’astrologo Richard Nolle nel 1979, secondo cui una luna piena o una luna nuova è “Super” se arriva ad almeno al 90% del suo massimo perigeo (il punto dell’orbita lunare più vicino al nostro Pianeta). In altre parole, è una Superluna una luna che dista dalla Terra non più di 361.885 km, misurata dai centri dei due corpi celesti.
Come spiega Timeanddate, infatti, l’orbita della Luna attorno alla Terra non è un cerchio perfetto, ma ellittico, con un lato più vicino alla Terra rispetto all’altro. Di conseguenza, la distanza tra la Luna e la Terra varia durante il mese e l’anno (in media, tale distanza è di circa 382.900 chilometri).
Rispetto ad una microluna, ovvero una luna piena prossima all’apogeo (il punto della sua orbita più lontano dal nostro Pianeta), una Superluna può apparire fino al 13-14% più grande e fino al 27-30% più luminosa.
Questa sarà dunque la Superluna del Castoro: la Luna del Castoro è un nome tramandato dalla tradizione americana che deriva dal periodo in cui si mettevano le trappole per i castori prima che le paludi congelassero, in modo da far scorta di calde pellicce per l’inverno (ma in un’altra interpretazione il nome deriverebbe invece dal fatto che i castori in questo periodo si stanno preparando per il letargo).
Ma non solo, perché questa luna piena arriva generalmente in un periodo che inizia ad essere particolarmente freddo nell’emisfero boreale, da cui il nome di Frosty Moon, ma anche Luna di Gelo.
In realtà è nota anche come Luna del Lutto, perché il plenilunio di novembre viene associato spiritualmente al cambiamento personale, alla riflessione interiore, alla possibilità di lasciar andare le cose vecchie per aprirsi al nuovo, all’inverno che incombe, e quindi in un certo senso alla “morte”, intesa come punto e a capo della propria vita.
Sarà invece Luna Nuova il 20 novembre.
Dicembre 2025
La abbiamo aspettata tanto ma ora sarà per due mesi di seguito, parliamo della Superluna, che torna anche a dicembre, il 5 del mese. E sarà la Superluna delle Lunghe Notti, in quanto le notti dell’inverno boreale sono le più lunghe dell’anno. Ma arriva anche il vero freddo e quindi questa luna piena è chiamata nella tradizione americana anche Luna Fredda.
I nativi americani, comunque, non sono gli unici ad aver attribuito nomi alle lune piene: il plenilunio di dicembre è infatti anche noto come Luna prima di Yule, dove Yule è il solstizio di inverno, nome attribuito da genti di origine celtica.
La parola sembra infatti derivare da quella scandinava o anglosassone ‘Iul’, o dal norvegese “jul” che significa “ruota”, indicando una data che segna il punto definitivo nella Ruota dell’Anno, quando, nell’emisfero boreale, si vive la notte più lunga dell’anno.
Sarà Luna Nuova, invece, l’ultima dell’anno, il 20 dicembre.