FORTE PERTURBAZIONE PROSSIMA ALL’ITALIA CON UN AMPIO VENTAGLIO DI FENOMENI ANCHE INTENSI

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FORTE PERTURBAZIONE PROSSIMA ALL’ITALIA CON UN AMPIO VENTAGLIO DI FENOMENI ANCHE INTENSI

FORTE PERTURBAZIONE PROSSIMA ALL’ITALIA CON UN AMPIO VENTAGLIO DI FENOMENI ANCHE INTENSI

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Eccoci arrivati a definire gli aspetti salienti del peggioramento delle condizioni atmosferiche che è atteso nelle prossime ore e che tra domani e lunedì darà i massimi effetti sulla nostra penisola con il passaggio di un’intensa perturbazione atlantica, alimentata da aria fredda di matrice artico-marittima. L’immagine satellitare di questa mattina mostrava il complesso sistema frontale sul settore occidentale europeo, avvitato attorno alla tempesta Darragh in transito sulle Isole Britanniche (fig. 1, a sinistra).

Sotto la spinta di intense correnti nord-occidentali, entro la prossima notte la perturbazione si sarà portata sul Tirreno legandosi a una ciclogenesi secondaria che nelle prossime dodici ore prenderà rapidamente forma sul Golfo Ligure (fig. 1, a destra) per poi raggiungere domani, nel primo pomeriggio, il valore minimo di circa 994-995 hPa in prossimità delle coste toscane. Lo sviluppo del peggioramento in Italia porterà con sé tutti i connotati di un’intensa fase di maltempo che troveremo nello sviluppo di una depressione piuttosto profonda, in un forte gradiente barico che innescherà venti da forti a burrascosi con raffiche di tempesta e in uno stato del mare che nella giornata di domani sarà in genere da molto mosso a molto agitato, fino a grosso sul Mare di Sardegna tanto che sulla costa occidentale dell’isola sono previste violente mareggiate: il fenomeno, più attenuato, interesserà anche il basso versante tirrenico e le coste settentrionali dell’Adriatico settentrionale (fig. 2).

Ci aspettiamo inoltre piogge e nevicate in genere diffuse soprattutto al Nord, sul versante tirrenico e in Sardegna. In particolare, nella seconda parte della giornata odierna i primi fenomeni si estenderanno gradualmente a Valle d’Aosta, Piemonte orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto meridionale, Levante Ligure, Toscana, Lazio e Sardegna. Avremo piogge in pianura e nevicate sui settori alpini oltre i 5-800 metri ed inizialmente oltre i 1200-1400 metri sull’appennino tosco-romagnolo. Sul versante padano dei rilievi liguri ed emiliani, partendo dal basso Piemonte, si prevede invece già da questa sera un rapido calo della quota neve tanto che l’idrometeora potrà presentarsi fino a quote di bassa collina e fino ai fondovalle: non si esclude la possibilità di episodi di acqua mista a neve tra astigiano, alessandrino e piacentino.

Nevicate anche sui rilievi della Sardegna, in calo fino a 800-1000 metri entro sera (fig. 3, a sinistra). Domani, domenica 8, le precipitazioni interesseranno per tutto il giorno gran parte del Nord – ad eccezione del Piemonte occidentale e delle coste liguri – il Centro-Sud e le due Isole Maggiori (fig. 3, a destra). I fenomeni si presenteranno più organizzati e intensi tra l’Emilia, la Lombardia sud-orientale, il Veneto e le regioni tirreniche centro-meridionali dove le piogge saranno diffuse e in genere di intensità moderata. Parziale ombra pluviometrica sul versante adriatico centro-meridionale, dove comunque si potrà verificare qualche fenomeno in genere di debole intensità. Piogge da sparse a diffuse anche su Sicilia e Sardegna, qui con nevicate sui rilievi oltre i 6-800 metri. Nevicate anche sulle Alpi oltre i 4-800 metri con cumulate tra significative e abbondanti sul settore veneto e in Appennino, a partire dai 6-800 metri di quello Settentrionale fino ai 1400-1600 metri di quello meridionale. Sui versanti padani dell’appennino ligure ed emiliano nevicate fino a quote di bassa collina (200-500 metri), con cumulate abbondanti tra i rilievi del Levante Ligure e dell’Emilia. Temperature in diminuzione su tutta l’Italia. Vedremo l’evoluzione per i primi giorni della prossima settimana nel prossimo intervento.

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