PROSSIMA SETTIMANA CON UNA VASTA SACCATURA ARTICA ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA
PROSSIMA SETTIMANA CON UNA VASTA SACCATURA ARTICA ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Lo stato del tempo condizionato dall’evoluzione delle gocce fredde alle latitudini mediterranee sta per terminare perché, con il passaggio odierno della circolazione chiusa in quota sul versante adriatico che darà ancora dei fenomeni al Sud anche nella giornata di domani, la dinamica atmosferica è intenzionata a cambiare registro. Lo scenario che infatti andrà costruendosi nel corso del fine settimana prevede innanzitutto il trasferimento di uno stretto e profondo minimo depressionario dal sud della Groenlandia alla penisola scandinava e, a partire da lunedì 18, il successivo abbassamento di latitudine del suo raggio d’azione con la formazione di un’ampia e profonda saccatura che sarà agevolata nella spinta meridiana da un’espansione, in pieno Oceano Atlantico, dell’Anticiclone delle Azzorre verso le alte latitudini.
Ci troveremo quindi, con buona probabilità, di fronte a un cavo d’onda che riuscirà a entrare sul bacino del Mediterraneo senza essere ostacolato da campi anticiclonici avversi e, soprattutto, che non sarà costretto a fare evolvere la propria coda in circolazioni secondarie di bassa pressione quali sono, appunto, le gocce fredde. All’ampia saccatura sarà associato il passaggio di una perturbazione – che orientativamente dovrebbe transitare sulla nostra penisola tra martedì 19 e mercoledì 20 – e alla discesa di una massa d’aria fredda che nei giorni successivi riuscirà in parte a entrare anche sul bacino del Mediterraneo apportando un calo termico fin sulla nostra penisola: nella seconda parte della prossima settimana, le temperature potrebbero quindi portarsi su valori tipici di inizio dicembre.
La distribuzione dei fenomeni legati al passaggio della perturbazione è però ancora da definire. Per come viene calcolato attualmente lo scenario medio dall’approccio probabilistico, la saccatura in ingresso non presenterebbe al momento un’azione meridiana ficcante tale da stimolare un corposo richiamo di correnti umide meridionali. Ci potranno però essere ancora delle correzioni nei prossimi ricalcoli, specie a nord-ovest del Golfo di Biscaglia dove sussiste ancora l’incertezza maggiore nell’impostazione dello schema sinottico in quota (si veda il semaforo rosso): nel caso in cui la circolazione ciclonica dovesse riuscire a spingere un po’ di più e a guadagnare qualche piccolo passo verso sud-ovest, avremmo una disposizione del flusso sull’Italia orientata maggiormente da sud. Questa possibile modifica, al momento non del tutto da scartare, comporterebbe un maggiore apporto di vorticità ciclonica verso le nostre regioni e avrebbe conseguenze in un’intensificazione della perturbazione, con un suo maggiore interessamento del versante italiano dell’arco alpino.Ancora qualche ricalcolo e poi inizieremo a sciogliere la prognosi. Ci aggiorniamo nei prossimi giorni