L’attività vulcanica sul lato oscuro della Luna potrebbe essere durata a lungo

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L’attività vulcanica sul lato oscuro della Luna potrebbe essere durata a lungo

Si sa poco del lato più lontano del nostro satellite naturale, ma la missione cinese Chang’e-6 punta a cambiare questo stato delle cose e sta ottenendo risultati sorprendenti
di Daniel Lingenhöhl/Spektrum der Wissenschaft
www.lescienze.it

Il lato lontano della Luna composto sulla base delle prime immagini scattate dalla sonda spaziale sovietica Luna 3 (©Detlev Van Ravenswaay/Science Photo Library/AGF) ()

Un tempo la Luna era anche attiva dal punto di vista vulcanico: ne sono prova i depositi rocciosi presenti sul nostro satellite, portati sulla Terra, tra gli altri, dalle missioni lunari cinesi Chang’e-5 e -6. La missione Chang’e-5, per esempio, ha raccolto 1,7 chilogrammi di materiale basaltico vulcanico da un’enorme pianura lavica chiamata Oceanus Procellarum nella parte settentrionale della Luna. E Chang’e-6 ha riportato campioni corrispondenti dal lato lontano della luna. L’analisi di queste rocce da parte di un gruppo guidato da Qiu-Li Li dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino mostra che il vulcanismo sul lato della Luna che volta la faccia alla Terra potrebbe essere durato a lungo.

Gli autori hanno analizzato 108 frammenti di basalto usando la datazione piombo-piombo, in cui gli isotopi del piombo vengono misurati per determinare l’età delle rocce. Gli scienziati hanno scoperto che un campione con un contenuto molto elevato di ossido di alluminio aveva circa 4,2 miliardi di anni. La maggior parte degli altri frammenti di basalto, invece, era significativamente più giovane e aveva un’età di formazione uniforme di circa 2,8 miliardi di anni. È evidente quindi che il lato lontano della Luna era particolarmente attivo in questo periodo, prima che il vulcanismo si spegnesse, almeno in questo punto dell’enorme bacino Polo Sud-Aitken, profondo fino a otto chilometri. In totale, tuttavia, le attività potrebbero essersi estese per 1,4 miliardi di anni – il che significa un periodo di tempo sorprendentemente lungo.


Analizzando i vari campioni di roccia, il gruppo di ricerca spera di trarre conclusioni sul perché i due lati della Luna differiscano così nettamente l’uno dall’altro. Per esempio, differiscono in modo significativo in termini di topografia, spessore della crosta rocciosa superiore, distribuzione dei basalti e concentrazione di torio nei depositi. I campioni analizzati sono alcune delle rocce vulcaniche lunari più giovani e più antiche finora identificate. Rispetto ai campioni più giovani, il materiale più vecchio presenta concentrazioni significativamente più elevate di potassio, fosforo e terre rare; è quindi probabile che provengano da fonti magmatiche diverse.

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