ANCORA PIOGGE ESTREME ED ALLUVIONI: A GIARRE (CT) QUASI 900 MILLIMETRI IN SEI GIORNI, DI CUI 500 IN 9 ORE NELLA GIORNATA ODIERNA
ANCORA PIOGGE ESTREME ED ALLUVIONI: A GIARRE (CT) QUASI 900 MILLIMETRI IN SEI GIORNI, DI CUI 500 IN 9 ORE NELLA GIORNATA ODIERNA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Abbiamo recentemente parlato delle insistenti condizioni di instabilità che nell’ultima settimana hanno interessato soprattutto il Mediterraneo centro-meridionale e che sono state determinate dalla presenza di una blanda circolazione ciclonica a tutte le quote. A tal proposito, abbiamo mostrato le numerose fulminazioni che, cadendo prevalentemente tra il Tirreno e i mari attorno alle Isole Maggiori, hanno dimostrato come le strutture temporalesche abbiano trovato sostentamento nell’energia prelevata da una superficie marina ancora più calda del normale di 2-3 °C. Rovesci e locali nubifragi, legati ai sistemi temporaleschi, hanno anche raggiunto a più riprese tratti di costa riversando in alcuni casi precipitazioni intense che giorno dopo giorno sono arrivate a definire cumulate estremamente abbondanti, come per esempio è accaduto a Giarre, in provincia di Catania.
Dai dati raccolti dalle stazioni meteorologiche gestite dalla Protezione Civile siciliana (link nei commenti), su questo comune nel catanese sono caduti circa 900 millimetri di pioggia tra venerdì 8 e oggi, mercoledì 13 novembre: si stima, quindi, che in soli sei giorni sia caduta la pioggia che normalmente dovrebbe cadere in un anno secondo la climatologia (fig. 1). Una notizia nella notizia è che più della metà di questo straordinario accumulo è stato registrato nella giornata odierna tra le ore 3 e le ore 11, causando un nuovo episodio alluvionale: in 9 ore, il pluviometro della stazione meteorologica ha registrato ben 510.7 millimetri con tre picchi orari compresi tra 86 e 99 millimetri (fig. 2). Si tratta dell’evento più intenso della settimana, in cui spiccano in particolare i 168.8 millimetri caduti in sei ore venerdì 8 novembre. Procede così la conta degli eventi meteorologici estremi in area mediterranea. Una conta che continua ad accompagnarci in questo percorso verso territori inesplorati ad appena due settimane dall’alluvione avvenuta in Spagna (772 millimetri a Turis in un giorno) e a tre settimane dall’alluvione in Francia, nella Valle del Rodano (864 millimetri a La Croix de Bauzon in due giorni e mezzo).
Sono tutte situazioni molto simili tra di loro per quantità di precipitazione che si concentra nel tempo e nello spazio e che continua a mostrare, quasi come se ce ne fosse ancora bisogno, il circolo vizioso che si viene a creare nel momento in cui la persistenza di una certa situazione meteorologica – che sia una goccia fredda o condizioni di modesta instabilità atmosferica generalizzata – attinge buona parte della linfa da un serbatoio di energia ben conservato da una superficie marina che, per inerzia, rilascia lentamente il troppo calore accumulato nella stagione calda.