Una cometa splendente nel cielo di ottobre

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Una cometa splendente nel cielo di ottobre

Dopo aver passato un tempo incredibilmente lungo nelle fredde e lontane regioni esterne del sistema solare, la cometa Tsuchinshan-ATLAS, scoperta nel 2023, si trova ora nel suo primo viaggio nelle vicinanze del Sole. Ed è già visibile dalle latitudini italiane
di Emiliano Ricci
www.lescienze.it

il cielo visibile da Roma in direzione ovest il giorno 13/10/2024, alle ore 19:30 (©immagine realizzata con l’app Star Walk 2/Vito Technology) ()

Fra i corpi del sistema solare, le comete sono sicuramente gli oggetti più imprevedibili. Ma, almeno per ora, la C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) sembra mantenere tutte le promesse. Scoperta il 9 gennaio 2023 dall’osservatorio Tsuchinshan, noto anche come Purple Mountain Observatory, situato a Nanchino, in Cina, la cometa è stata quasi contemporaneamente individuata anche dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), con sede alle Hawaii, un programma sviluppato per monitorare e rilevare corpi celesti in avvicinamento alla Terra che potrebbero rappresentare un pericolo. ATLAS ha così confermato l’osservazione della cometa poco dopo la squadra cinese: per questo ora la cometa porta il nome composto “Tsuchinshan-ATLAS”.

Entrambi i gruppi hanno rilevato che la cometa proveniva dalla Nube di Oort, la vasta regione all’estrema periferia del sistema solare composta da miliardi di oggetti ghiacciati residui della formazione del sistema solare stesso. Orbitando con un periodo stimato di circa 80.000 anni, è stata classificata come una cometa a lungo periodo (gli astronomi classificano a lungo periodo le comete che completano la loro orbita in più di 200 anni, quindi questa è ampiamente all’interno della classe!).

In pratica, dopo aver passato un tempo incredibilmente lungo nelle fredde e lontane regioni esterne del sistema solare, la cometa si trova ora nel suo primo viaggio nelle vicinanze del Sole. E potrebbe non tornare mai più da queste parti, se la sua orbita dovesse essere ulteriormente modificata dall’interazione gravitazionale con il Sole, o con un pianeta massiccio come Giove. (Il viaggio di una cometa che si stacca dalla nube di Oort è tipicamente innescato da un disturbo gravitazionale, come, per esempio, il passaggio di una stella vicina, che ne devia l’orbita, spingendola verso l’interno del sistema solare.)

il cielo visibile da Roma in direzione ovest il giorno 31/10/2024, alle ore 19:00 (©immagine realizzata con l’app Star Walk 2/Vito Technology)

Come per molte comete a lungo periodo, C/2023 A3 ha iniziato a interagire con la radiazione del Sole durante il suo avvicinamento. Via via che si avvicinava al perielio, la cometa ha sviluppato una chioma luminosa, l’alone nebuloso che circonda il nucleo. Questo fenomeno è causato dalla sublimazione dei ghiacci della cometa, ovvero il passaggio diretto dallo stato solido allo stato gassoso. Le particelle di gas e polveri hanno poi formato le caratteristiche code della cometa: una di polveri, più densa e bianca, e una di ioni, solitamente più sottile e di colore bluastro, composta da gas ionizzati.

Grazie a queste caratteristiche, C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) è una cometa che ha rapidamente guadagnato l’attenzione degli astronomi per le sue potenziali straordinarie manifestazioni visive in questo cielo autunnale. Alcuni hanno provato a compararla addirittura alla cometa Hale-Bopp (C/1995 O1), visibile per mesi durante il 1997 e diventata un simbolo della meraviglia del cielo notturno.

Hale-Bopp aveva caratteristiche di evoluzione della luminosità simili a quelle previste per C/2023 A3, e la sua luminosità rimase costante per un periodo eccezionalmente lungo. Questo le permise di diventare una delle comete più osservate e fotografate della storia moderna. Come C/2023 A3, anche Hale-Bopp proveniva dalla Nube di Oort. Tuttavia, mentre Hale-Bopp mantenne una brillantezza costante e rimase visibile a occhio nudo per molto tempo, la storia delle comete – anche di molte successive – ci insegna che questa non è una regola universale. C/2023 A3 potrebbe riservare sorprese diverse, sia in positivo sia in negativo, a seconda della sua reazione alla radiazione solare e della composizione del suo nucleo.

C/2023 A3 è già visibile dalle latitudini italiane a partire dall’inizio di ottobre, la mattina prima dell’alba, ma il periodo migliore per osservare la cometa sarà tra il 10 e il 24 ottobre, con un picco di visibilità intorno al 13 ottobre, quando passerà alla minima distanza dalla Terra, a circa 70 milioni di chilometri. Durante questo periodo, la cometa sarà bassa sull’orizzonte occidentale subito dopo il tramonto, ma con il passare dei giorni si alzerà progressivamente, rendendo l’osservazione più agevole. La cometa potrebbe raggiungere una luminosità tale da renderla visibile a occhio nudo, a patto di trovarsi nelle opportune condizioni, in particolare sotto cieli particolarmente scuri e privi di inquinamento luminoso.

Tuttavia, l’interferenza della luce della Luna, specialmente intorno alla metà di ottobre, potrebbe ridurne temporaneamente la visibilità. Il plenilunio cade infatti il 17 del mese. Per questo motivo, è consigliabile osservare la cometa prima del 15 ottobre o verso la fine del mese, quando la Luna sarà meno dominante nel cielo. Naturalmente, durante questa finestra temporale, la luce del crepuscolo serale potrebbe ancora interferire leggermente, rendendo più complessa l’osservazione, soprattutto per chi non dispone di telescopi o binocoli. Tuttavia, mentre la cometa si alzerà progressivamente nel cielo ogni sera, sarà sempre più facile individuarla, anche se, allo stesso tempo, la sua luminosità inizierà gradualmente a diminuire dopo il massimo avvicinamento al nostro pianeta il 13 ottobre.

Come molte comete, però, anche C/2023 A3 potrebbe riservare sorprese inaspettate. Le comete sono oggetti estremamente dinamici e soggetti a variazioni rapide. Per esempio, possono verificarsi variazioni di luminosità improvvise quando parti del nucleo si frammentano o varia l’intensità dell’interazione con la radiazione e il vento solare. Fra gli eventi più attesi c’è anche la previsione che C/2023 A3 possa mostrare la cosiddetta anti-coda, un fenomeno raro, di origine prospettica, che si verifica quando il piano orbitale della cometa si allinea con quello della Terra, causando l’apparente formazione di una coda puntata verso il Sole. In particolare, questo allineamento fra i due piani orbitali si verificherà il 14 ottobre.

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS rappresenta una rara opportunità per gli appassionati di astronomia di osservare un oggetto proveniente dalle regioni più remote del sistema solare. Con il suo passaggio, la cometa offrirà un’occasione unica per ammirare la bellezza e la complessità dei fenomeni celesti. Solo il tempo e le osservazioni ci diranno se C/2023 A3 diventerà una delle protagoniste memorabili del cielo notturno, o se seguirà il destino di altre comete le cui aspettative non si sono concretizzate. E chissà che a breve non stia per arrivarne un’altra, scoperta il 27 settembre scorso e denominata ATLAS (C/2024 S1), per la quale gli astronomi hanno aspettative ancora più alte!

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