TRA PIOGGE AUTUNNALI E SICCITÀ: IN ITALIA IL TEMPO È ANCORA A DUE MARCE

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TRA PIOGGE AUTUNNALI E SICCITÀ: IN ITALIA IL TEMPO È ANCORA A DUE MARCE

TRA PIOGGE AUTUNNALI E SICCITÀ: IN ITALIA IL TEMPO È ANCORA A DUE MARCE

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Un’intensa perturbazione atlantica ha interessato oggi le regioni centro-settentrionali e la Sardegna, dispensando precipitazioni diffuse che hanno determinato cumulate anche abbondanti su diverse aree: un’idea di massima su quanto è piovuto dalla mezzanotte fino alle ore 21 di giovedì 3 ottobre, ci viene fornita dalla cartina in figura a sinistra.

L’estensione areale delle piogge, cadute praticamente a tappeto, è una caratteristica dei sistemi perturbati della stagione autunnale, cioè quando è una figura di bassa pressione presente a tutte le quote a imbastire il cambiamento del tempo richiamando a sé masse d’aria dalle caratteristiche diverse: il peggioramento diventa organizzato e si struttura nel passaggio di un corposo sistema nuvoloso che spazza il territorio con i suoi fronti caldo e freddo, proprio come in questo caso. Il cambio di passo rispetto ai cambiamenti del tempo che si possono verificare in estate sta proprio nella distribuzione delle precipitazioni.

Nella stagione estiva, invece, le piogge sono per lo più temporalesche, sono più localizzate e più intense proprio per la natura intrinseca dei temporali – notoriamente circoscritti nel tempo e nello spazio – e si attivano a seguito del passaggio di condizioni di instabilità, cioè del transito di una massa aria più fresca in quota che circola all’interno di una blanda circolazione ciclonica presente quasi sempre solo alle quote superiori. Una buona parte delle nostre regioni ha quindi trascorso la giornata odierna all’insegna di condizioni atmosferiche prettamente autunnali, con nuovi apporti pluviometrici che in alcune aree si sono aggiunti alle abbondanti precipitazioni che si sono verificate dall’inizio dell’anno come in Piemonte o in Lombardia o di recente, come in Emilia Romagna e Marche.

Purtroppo, però, la limitata estensione meridiana della saccatura che sta accompagnando la perturbazione e la sua successiva evoluzione verso la penisola balcanica nelle prossime 36-48 ore non permetteranno alle precipitazioni più organizzate di raggiungere anche quelle regioni che si trovano ancora a fronteggiare una situazione di siccità più o meno grave e ormai presente da mesi: versante adriatico centro-meridionale, Calabria, Sicilia e buona parte della Sardegna sono quelle aree che, oggi come oggi, vedrebbero la pioggia come manna dal cielo. Come vedremo in uno dei prossimi interventi, questa situazione resterà sostanzialmente invariata anche nei prossimi giorni perché, a seguito del miglioramento che subentrerà tra sabato e domenica in un contesto termico decisamente più fresco, il passaggio di un nuovo impulso perturbato nella prima parte della prossima settimana potrebbe ancora avere una coperta troppo corta per riuscire a interessare tutta la nostra penisola: ancora una volta, alcune regioni meridionali potrebbero rimanere ai margini e il versante adriatico risultare ancora parzialmente penalizzato da una posizione sottovento rispetto alla direzione prevalente dei flussi.

NOTA – Ho cercato, in questo articolo, di intrecciare al meglio lo stato attuale del tempo, quello pregresso e a quello futuro, con la consapevolezza che l’analisi proposta non è la migliore perché i diversi microclimi delle regioni italiane contribuiscono, in modo anche significativo, a definire quei dettagli del quadro pluviometrico generale che qui non sono stati colti.

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