TEMPO STABILE A OLTRANZA
TEMPO STABILE A OLTRANZA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
C’era un semaforo rosso acceso lungo la strada verso la linea di tendenza, valida per i primi giorni di novembre, che abbiamo cominciato a guardare appena due giorni fa. Quel semaforo ci aveva invitato alla prudenza e a evitare di sciogliere la prognosi perché, sostanzialmente, non erano ancora ben chiare le entità delle forze in gioco che avrebbero caratterizzato l’ondulazione del flusso e che quindi avrebbero dato forma al promontorio e alla saccatura. Sono bastati pochi ricalcoli per capire che, con buona probabilità, in quella area di mezzo tra l’alta e la bassa pressione avrà la meglio il campo anticiclonico che, in questo modo, relegherà la discesa di una massa d’aria fredda all’Europa orientale e marginalmente all’area balcanica (vedi figura).
Ci avviamo quindi verso un periodo duraturo caratterizzato dalla stabilità atmosferica e quindi da un tipo di tempo che, dato il periodo, non sarà sempre e ovunque caratterizzato dal cielo sereno perché bisognerà tenere conto della formazione di nebbie ed eventualmente delle nubi basse, con la formazione di queste ultime che dipenderà sostanzialmente dalla collocazione dei massimi della figura di alta pressione e quindi dall’orientamento dei flussi nei bassi strati. Almeno per i prossimi 7-8 giorni saranno quindi davvero poche le novità, anche dal punto di vista termico perché le temperature seguiteranno a rimanere al di sopra delle medie del periodo sicuramente in collina e in montagna e poi anche dove il soleggiamento riuscirà ancora a rompere lo scudo delle inversioni termiche, previste però in intensificazione data la presenza del campo anticiclonico. Sarà quindi inevitabile, purtroppo, anche un graduale peggioramento della qualità dell’aria.
Dopo la lunga fase instabile, una pausa dal maltempo è la benvenuta soprattutto per quelle regioni che hanno attraversato un periodo in certi casi iper piovoso. Non si può dire altrettanto, invece, per quelle aree della penisola – come il versante adriatico centro-meridionale e il Sud in genere – che hanno bisogno di precipitazioni finora raccolte spesso con il contagocce. Non ci resta allora che osservare passo dopo passo cosa ci riserveranno le prossime evoluzioni dell’atmosfera sperando che il segnale anticiclonico, che andrà a caratterizzare il tempo dei prossimi giorni e che potrebbe anche evolvere in un «blocco a omega», non diventi l’anticamera di uno scenario altopressorio persistente troppo a lungo: abbiamo molte volte parlato di una dinamica che va a strappi e non vorrei che, dopo aver raccolto tutte le precipitazioni possibili, si ritorni alle vecchie abitudini. Sia chiaro: non è questa una previsione, ma una considerazione tutta personale