MALTEMPO AUTUNNALE AL VIA A PARTIRE DAL NORD-OVEST: MERCOLEDI’ 16 OCCHI PUNTATI SOPRATTUTTO SULLA LIGURIA

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MALTEMPO AUTUNNALE AL VIA A PARTIRE DAL NORD-OVEST: MERCOLEDI’ 16 OCCHI PUNTATI SOPRATTUTTO SULLA LIGURIA

MALTEMPO AUTUNNALE AL VIA A PARTIRE DAL NORD-OVEST: MERCOLEDI’ 16 OCCHI PUNTATI SOPRATTUTTO SULLA LIGURIA

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

«Nel mezzo del cammin della sua vita meteorologica…» la stagione autunnale entra nel vivo con un cambiamento del tempo che interesserà gradualmente tutta la nostra penisola entro il fine settimana. A orchestrare l’arrivo delle precipitazioni su tutte le nostre regioni sarà una saccatura nord atlantica che è attualmente presente sul vicino Oceano Atlantico e che con il proprio fianco ascendente sta già interessando l’Europa occidentale: nel corso delle prossime ore il cavo d’onda farà i primi passi in avanti ed entro il primo pomeriggio di domani avrà inserito le Isole Britanniche, la Francia e la penisola iberica in un’ampia circolazione di bassa pressione ben allungata lungo i meridiani ed estesa dalle latitudini artiche al Mediterraneo occidentale (fig. 1).

A est, invece, la presenza di un campo anticiclonico bloccherà in parte l’evoluzione della saccatura e condizionerà il tempo dell’Italia nelle prossime ventiquattro ore sotto due differenti aspetti: se da un lato manterrà ancora una prevalente stabilità atmosferica su gran parte del Centro, al Sud e in Sicilia, dall’altro inizierà a interagire con la saccatura anche alle nostre latitudini preparando quel canale forgiato dal gradiente barico attraverso il quale inizieranno ad affluire correnti sciroccali in graduale rinforzo. Domani inizierà quindi la cosiddetta «fase prefrontale» del peggioramento, cioè quella che anticipa il passaggio del fronte freddo della perturbazione, previsto domani ancora tra Spagna e Portogallo: considerando che l’evoluzione del sistema verso levante sarà lenta, possiamo immaginare quanto possano allungarsi i tempi caratterizzati dal richiamo delle correnti meridionali e dal passaggio di condizioni di instabilità che incentiveranno i moti verticali dell’aria: domani (mercoledì), questo stato instabile dell’atmosfera interesserà il Nord-Ovest e il Tirreno settentrionale.

Con l’innesco di questa dinamica sarà quindi inevitabile che le prime precipitazioni vadano ad interessare soprattutto le regioni di Nord-Ovest. In particolare, sarà il settore alpino e prealpino del Piemonte a ricevere le prime precipitazioni più abbondanti per via dello sbarramento offerto dalla catena alpina, mentre in pianura non si segnalano situazioni degne di nota in un’evoluzione delle precipitazioni da sud-ovest verso nord-est. Un discorso a parte merita invece la Liguria perché sul settore centro-occidentale della regione sussistono le condizioni affinché possano verificarsi episodi di piogge copiose generate anche da temporali autorigeneranti. Lo schema è sempre il solito che abbiamo ormai imparato: la convergenza tra lo scirocco in risalita dal Tirreno e la tramontana che trabocca dal catino padano. Come sempre, le incertezze di questa dinamica alla mesoscala sono legate alla forza dello scirocco, alla formazione e alla posizione di tale convergenza e al suo grado di mobilità spazio-temporale: sono questi, infatti, i fattori che condizionano la distribuzione delle precipitazioni più intense, anche a carattere di nubifragio, che si originano da questi sistemi temporaleschi.

Per dare un’idea di questa incertezza, sono allegate due immagini che illustrano una delle stime possibili delle precipitazioni che potrebbero cadere entro domani sera, calcolata dallo stesso modello in due aggiornamenti elaborati oggi (fig. 2). Si può notare come, a seconda della dinamica impostata dai flussi dominanti, cambi la distribuzione dei picchi e la cumulata delle precipitazioni che restano comunque potenzialmente molto elevate grosso modo sull’area compresa tra il savonese e il promontorio di Portofino. Si prevede quindi che, nella finestra temporale compresa tra la tarda mattinata e la serata di domani, su questo settore appena menzionato possano verificarsi piogge forti o molto forti capaci di apportare al suolo cumulate anche molto abbondanti. Sia chiaro: non necessariamente su tutta l’area, ma questo è il settore da attenzionare. Prevedere quanto abbondanti potrebbero essere le piogge è quasi un terno al lotto proprio per i limiti che sussistono nell’inquadrare un evento simile nel modo più attendibile possibile. Si possono anche supporre picchi puntuali di 150-200 mm nella giornata di domani – anche se non ci sarebbe da meravigliarsi di valori ancora superiori – in attesa di un possibile ulteriore carico in arrivo giovedì in evoluzione a levante di cui parleremo nel prossimo intervento, insieme alle condizioni previste per il resto della penisola. Si raccomanda quindi la massima attenzione e di seguire scrupolosamente gli avvisi di allerta emanati dagli enti preposti.

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