L’ULTIMO PESANTE CARICO DI PIOGGE AL NORD-OVEST E SARDEGNA, PRIMA DI UNA PAUSA DURATURA
L’ULTIMO PESANTE CARICO DI PIOGGE AL NORD-OVEST E SARDEGNA, PRIMA DI UNA PAUSA DURATURA
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Le prossime 48-60 ore, vale a dire fino alla notte tra domenica 27 e lunedì 28 ottobre, saranno piuttosto complicate per l’area nord-occidentale italiana e per la Sardegna perché queste regioni saranno impegnate a ricevere precipitazioni copiose ed abbondanti. Abbiamo seguito nei giorni scorsi la previsione di un’evoluzione che lascia pochi margini di errore nel momento in cui la dinamica atmosferica rimane bloccata, costringe una trottola ciclonica a muoversi lentamente e la obbliga a concentrare così i propri fenomeni sempre sulle stesse aree: ricalcolo dopo ricalcolo la modellistica numerica può correggere la stima della pioggia che potrebbe cadere, ma siamo praticamente quasi sicuri che a fine evento i millimetri registrati dai pluviometri saranno espressi da un numero a tre cifre anche molto spinto. Nel fine settimana vivremo un’altra situazione di questo tipo, ma con la differenza che Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria vengono ormai da un lungo periodo molto piovoso che ha saturato i terreni.
La situazione potrebbe quindi comportare criticità maggiori perché le precipitazioni si riverseranno in breve tempo su fiumi e torrenti, ingrossandoli e facendo così aumentare rapidamente il loro livello idrometrico. Non aiuterà inoltre a ridurre la massa d’acqua – che i bacini idrografici saranno costretti a ricevere – una quota dello zero termico che si manterrà, per tutto l’evento, a quote insolitamente elevate per il periodo perché la neve, in genere, cadrà solo oltre i 2500 metri. Sabato 26 ottobre, le aree che riceveranno le precipitazioni più abbondanti saranno quelle alpine e prealpine piemontesi al confine con la Valle d’Aosta, dove entro la fine del giorno si potrebbero raggiungere picchi anche superiori ai 150 millimetri (fig. 1, a sinistra).
Piogge forti o molto forti, prodotte probabilmente anche da temporali autorigeneranti, interesseranno poi la Liguria centro-occidentale dove potrebbero essere estese le aree con cumulate intorno ai 60-70 millimetri sulla costa e ai 100-130 millimetri sull’entroterra: probabili picchi puntuali non esclusi anche oltre i 150-200 millimetri, in caso di fenomeni temporaleschi semi-stazionari. Precipitazioni da deboli a moderate in pianura fino all’ovest della Lombardia e fenomeni meno diffusi sul Levante Ligure e in Sardegna. Qualche piovasco anche sulla costa toscana e sull’immediato entroterra. Domenica, 27 ottobre, non cambierà di molto la situazione al Nord-Ovest con le stesse aree che saranno interessate ancora da piogge diffuse tra moderate e forti, ma con quantitativi più ridotti anche se ancora significativi e localmente abbondanti (fig. 1, a destra).
Netto peggioramento invece in Sardegna, dove i fenomeni potrebbero anche assumere carattere di intensità forte o molto forte e dar luogo a nubifragi, con possibili cumulate puntuali anche oltre i 150-200 millimetri non esclusi. Il lento avanzamento della perturbazione, nei suoi ultimi passi verso la penisola, porterà probabilmente qualche pioggia più organizzata anche su Toscana e Lazio settentrionale, prima di tornare indietro e fare uscire la nostra penisola dal raggio d’azione della circolazione ciclonica già nel corso di lunedì. Il vortice depressionario, impossibilitato a evolvere verso levante per la presenza del coriaceo anticiclone di blocco presente tra la penisola balcanica e l’Europa centro-orientale, si isolerà infatti sul Mediterraneo occidentale e sarà sormontato dall’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre che si allungherà con la propria ala orientale lungo i paralleli europei (fig. 2).
Andremo così incontro a un generalizzato miglioramento che sarà destinato a durare alcuni giorni con temperature che resteranno comunque al di sopra delle medie del periodo almeno fino ai primi di novembre. In sostanza, il cambiamento degli equilibri tra le figure bariche sul palcoscenico europeo e mediterraneo non modificherà però la situazione perché l’azione perturbata, spostandosi a ovest, andrà questa volta a concentrare le precipitazioni soprattutto sulla costa orientale della Spagna: per osservare quindi eventuali fenomeni intensi, nel corso della prossima settimana bisognerà guardare tra le Baleari e il Mare di Alboran.