L’alluvione in Emilia-Romagna nelle immagini dei satelliti

Attivato il programma Copernicus per le emergenze
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 In blu le aree allagate vicino la città di Parma, fotografate da Sentinel-1 il 20 ottobre (fonte: European Union, Copernicus Sentinel-1 imagery) – RIPRODUZIONE RISERVATA

Isatelliti stanno monitorando l’estensione e le aree più coinvolte dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna a ottobre 2024: la Protezione Civile, infatti, già la mattina del 20 ottobre ha attivato il servizio di gestione delle emergenze di Copernicus, il programma per l’osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea e Commissione Europea, dedicato proprio a fornire dati fondamentali per valutare la situazione, stimare i danni e fornire supporto per le operazioni avviate subito dopo l’alluvione.

Sono dunque stati messi all’opera il satellite Sentinel-1 e la costellazione Cosmo-SkyMed di Agenzia Spaziale Italiana e ministero della Difesa, che a partire dal 20 ottobre hanno fornito immagini radar ad altissima risoluzione soprattutto delle aree di Reggio Emilia, Budrio, Molinella, Colorno, Idice, Cento e Modena, tra le più colpite.

Fotografata anche la zona di Parma: nell’immagine è possibile vedere in blu le aree allagate vicino alla città.

Il lavoro dei satelliti proseguirà anche nei prossimi giorni con l’acquisizione di ulteriori dati, che aiuteranno a capire come evolverà la situazione dopo che molti fiumi hanno raggiunto il livello 3 di allerta (in una scala che va da 1 a 5) e tanti sono straripati, provocando gravi allagamenti in particolare a Bologna e nei comuni limitrofi.