ARRIVA UN’ALTRA PERTURBAZIONE ENTRO GIOVEDÌ AL CENTRO-NORD. A SEGUIRE UNA FASE PIÙ STABILE PER IL RINFORZO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO
ARRIVA UN’ALTRA PERTURBAZIONE ENTRO GIOVEDÌ AL CENTRO-NORD. A SEGUIRE UNA FASE PIÙ STABILE PER IL RINFORZO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
L’immagine satellitare di questa sera mostra, come sempre, la situazione in atto sul Mediterraneo e sul vicino Oceano Atlantico (fig. 1). I protagonisti che osserviamo non sono solo quelli che stanno condizionando il tempo della nostra penisola in questo momento, ma anche quelli che lo condizioneranno molto probabilmente almeno fino all’inizio della prossima settimana.
La perturbazione che nella giornata di ieri ha interessato soprattutto le nostre regioni centro-settentrionali proseguirà a muoversi verso levante e sarà seguita da un nuovo sistema perturbato legato all’ex uragano Kirk che, come abbiamo spiegato, adesso si presenta come intensa depressione extratropicale in approccio alle coste sud-occidentali europee. Sulla scia, troviamo un’altra figura di bassa pressione che è destinata a muoversi anch’essa verso est e a posizionarsi – venerdì 11 – tra le isole Azzorre e la penisola iberica. Tra domani (mercoledì 9) e giovedì 10 la circolazione ciclonica legata all’ex uragano si sposterà sul nostro continente entrando così a far parte dell’ampia saccatura estesa dalla penisola scandinava al Mediterraneo occidentale e alimentata da aria fredda di origine artico-marittima (fig. 2).
Il transito della parte più intensa del sistema ciclonico a nord dell’arco alpino determinerà sottovento al nostro baluardo montuoso la formazione di un modesto cavo d’onda che accompagnerà la perturbazione: il suo passaggio è atteso soprattutto sulle nostre regioni centro-settentrionali nel corso di giovedì anche se la parte più avanzata del sistema frontale porterà già le prime precipitazioni al Nord-Ovest già tra il pomeriggio e la serata di mercoledì 9 (fig. 3, a sinistra).
Giovedì, i fenomeni più significativi della perturbazione si limiteranno ad interessare, ancora una volta, il settore alpino e prealpino dall’alto Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Precipitazioni da sparse a diffuse anche in Liguria, lungo il versante tirrenico fino alla Campania e in Sardegna. (fig. 3, a destra). Questa volta la probabilità di avere precipitazioni intense sarà inferiore, ad eccezione della Lombardia e puntualmente della Liguria dove le cumulate a fine evento potrebbero risultare ancora significative o abbondanti. Purtroppo ancora nessuna precipitazione sulle regioni del Sud. Dopo il passaggio di questo sistema nuvoloso avremo un graduale miglioramento che tenderà a consolidarsi nel corso del fine settimana perché l’ultima figura depressionaria della serie, dopo essersi portata a ovest della penisola iberica approfondendosi temporaneamente, proprio tra sabato 12 e domenica 13 affonderà in parte sul Marocco.
Questa evoluzione causerà il rinforzo del promontorio nord africano che si espanderà verso la nostra penisola per apportare condizioni atmosferiche più stabili anche sulle nostre regioni centro-settentrionali, oltre che per determinare un aumento delle temperature. Avremo modo di analizzare meglio questa linea di tendenza nei prossimi interventi. Con questa evoluzione andremo così incontro a una situazione che potremo definire paradossale perché il quadro meteorologico continuerà ad accentuare le differenze pluviometriche tra le regioni settentrionali e quelle meridionali: se infatti per il Nord e per parte del Centro la fase più stabile in arrivo rappresenterà una tregua ben vista dopo il via vai di perturbazioni che ha iniziato a interessare queste regioni dai primi di settembre, per le regioni meridionali si allungheranno ulteriormente i tempi di attesa per vedere scenari piovosi cadenzati e significativi: a ringraziare sarà solo la siccità.