UN FINE SETTIMANA A DUE FACCE: PRIMA UN SUSSULTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO E POI AVVIO DI UNA FASE MARCATAMENTE INSTABILE. OCCHI PUNTATI SULLA LIGURIA PER POSSIBILI FORTI TEMPORALI PREFRONTALI.

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UN FINE SETTIMANA A DUE FACCE: PRIMA UN SUSSULTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO E POI AVVIO DI UNA FASE MARCATAMENTE INSTABILE. OCCHI PUNTATI SULLA LIGURIA PER POSSIBILI FORTI TEMPORALI PREFRONTALI

UN FINE SETTIMANA A DUE FACCE: PRIMA UN SUSSULTO DEL PROMONTORIO NORD AFRICANO E POI AVVIO DI UNA FASE MARCATAMENTE INSTABILE. OCCHI PUNTATI SULLA LIGURIA PER POSSIBILI FORTI TEMPORALI PREFRONTALI.

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

È tornata la quiete laddove, nella giornata del 5 settembre, l’impulso instabile collegato alla goccia fredda ha determinato condizioni anche di marcato maltempo. Il temporaneo allontanamento verso sud-ovest della circolazione di aria fresca presente sul Golfo di Biscaglia ha di fatto permesso alle altezze di geopotenziale delle diverse superfici isobariche presenti sulla verticale del Mediterraneo centrale di risollevarsi a sufficienza per far sì che il tempo ritrovasse una maggiore stabilità grazie a una temporanea espansione del promontorio nord africano.

L’anticiclone subtropicale, di origine sahariana, riuscirà a estendere la propria influenza a quasi tutte le nostre regioni solo nella giornata di domani (fig. 1, a sinistra), prima di subire un’erosione da ovest a causa dell’avvicinamento di una saccatura ospitante la goccia fredda che nel frattempo sarà agganciata dal flusso periferico facente capo alle correnti perturbate atlantiche (fig. 1, a destra).

Passeremo quindi una giornata di sabato all’insegna di un cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso su tutte le nostre regioni e in compagnia di temperature massime ancora prettamente estive, su valori per lo più compresi tra 27 e 33 °C su tutte le nostre regioni ad eccezione delle due Isole Maggiori dove, nelle zone interne, si potranno ancora raggiungere i 35-37 °C. Qualche picco di 34-35 °C anche su foggiano e materano. Nella giornata di domenica, invece, si farà strada da sud-ovest il cambiamento del tempo che darà il via al deciso cambio di passo della stagione estiva. Con buona probabilità, la parte più consistente del peggioramento inizierà a dare i propri effetti dal pomeriggio sul Nord e sulla Toscana e poi, dalla sera, anche su Sardegna, Umbria e Lazio per poi estendersi a gran parte dell’Italia tra la notte su lunedì e la giornata di lunedì stesso.

Avremo modo di fornire ulteriori dettagli in merito nel prossimo aggiornamento relativamente alla probabile distribuzione delle precipitazioni e alla localizzazione dei fenomeni intensi. A tal proposito, ritengo opportuno evidenziare fin da ora la possibilità che già dalla notte su domenica 8 si possano creare situazioni potenzialmente critiche sul Levante Ligure dove la dinamica atmosferica potrebbe proporre l’innesco di temporali prefrontali di tipo autorigenerante. Secondo la classica evoluzione dei sistemi perturbati in arrivo da ovest, l’avvicinamento della saccatura inizierà a richiamare venti di scirocco in risalita dal Mar Tirreno che potrebbero convergere con correnti da est in uscita dalla Toscana settentrionale e con correnti di tramontana traboccanti dall’entroterra savonese e genovese di ponente.

Le simulazioni da modello a cui facciamo riferimento (fig. 2) sono indicative della dinamica che potrebbe innescarsi e, allo stesso tempo, dimostrano l’incertezza sulla localizzazione della linea di convergenza tra i diversi flussi in gioco: orientativamente, l’area che potrebbe essere interessata dall’eventuale formazione di temporali intensi, organizzati e potenzialmente persistenti oscillerebbe a cavallo del Promontorio di Portofino. Bisognerà ora rivalutare la previsione nella giornata di domani, alla luce dei nuovi aggiornamenti, sapendo comunque che un grado di incertezza nella localizzazione di questi fenomeni persiste fino a poche ore dall’evento e di conseguenza, anche nell’ultima previsione disponibile, non si potrà andare a definire con una circonferenza di raggio esatto l’area che potrebbe essere sotto l’influenza di questo tipo di fenomenologia.

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