NUOVA PERTURBAZIONE IN ARRIVO: UN LUNEDÌ CON PIOGGE E TEMPORALI SOPRATTUTTO SUL VERSANTE LIGURE-TIRRENICO E TRA LOMBARDIA E NORD-EST
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Tratto da CENTROMETEO
C’è aria di cambiamento sul Mediterraneo occidentale, anche se per il momento non siamo proiettati verso una dinamica che conferirà all’atmosfera una struttura dai connotati prettamente autunnali. L’immagine satellitare di questo pomeriggio (fig. 1) mette infatti in risalto della nuvolosità presente soprattutto sui nostri mari di ponente e un sistema nuvoloso in fase di organizzazione sulla Francia: si tratta, rispettivamente, delle condizioni di instabilità che nella notte scorsa hanno attraversato la Sardegna e che stanno tentando di portare qualche rovescio sparso sulla Sicilia e della perturbazione che, con la propria coda, entro martedì 24 avrà attraversato soprattutto le nostre regioni centro-settentrionali.
Il corpo nuvoloso è infatti legato a quel che rimane della circolazione ciclonica retrograda che abbiamo seguito a lungo nei giorni scorsi e che nelle prossime ore si muoverà verso nord-est per andare così a dare forma a un canale depressionario esteso dalla penisola scandinava al Mediterraneo, dove però la pressione atmosferica non subirà un significativo calo: basti pensare che tra domani e le prime ore su martedì si prevede il passaggio di un minimo secondario in evoluzione dalla Corsica al Mar Adriatico settentrionale con valori barici in calo da 1010 hPa ad appena 1007 hPa. Unito ad un flusso in quota dai quadranti sud-occidentali che si aprirà a ventaglio proprio sull’Italia per accentuare le condizioni di instabilità e in presenza di un richiamo di aria calda e umida in risalita dai quadranti meridionali sottoforma di una prevalente circolazione sciroccale (fig. 2, a sinistra), la modesta figura depressionaria che prenderà corpo sulla nostra penisola sarà in grado di sostenere comunque il passaggio dell’impulso perturbato che si affaccerà all’estremo Nord-Ovest già dalle ore della prossima notte per poi avanzare verso levante nel corso del giorno e raggiungere il Nord-Est tra il pomeriggio e la serata.
In questo intervallo appena citato si prevede anche un interessamento più diretto delle regioni tirreniche ad iniziare dalla Toscana e poi a seguire anche di Umbria, Lazio e Campania dove non si esclude, anche in mattinata, il passaggio di qualche precipitazione a prevalente carattere di rovescio. Fenomeni più irregolari saranno probabili anche sulle due Isole Maggiori e sulle restanti regioni centro-meridionali. Sulle zone alluvionate i fenomeni si presenteranno per lo più deboli perché, questa volta, l’area si troverà sottovento alle correnti umide (fig. 2, a destra).
Tra la Lombardia, l’Emilia occidentale e il Nord-Est, sulla Liguria e sul versante tirrenico fino alla Campania le precipitazioni, anche a carattere temporalesco, potrebbero invece risultare anche di forte intensità e puntualmente in grado di assumere carattere di nubifragio. Una particolare attenzione andrà rivolta all’evoluzione di una linea di convergenza tra scirocco e tramontana scura che la modellistica numerica inquadrerebbe tra il savonese e il genovesato, in possibile evoluzione verso il Levante Ligure nel corso del pomeriggio: alcune stime lasciano intendere precipitazioni molto abbondanti, sebbene sussistano discrepanze sull’entità dell’abbondanza dal momento che la forbice della cumulata prevista oscilla tra i 100 e i 200 millimetri a seconda delle simulazioni prese in esame. Bisognerà quindi seguire l’evoluzione della situazione in corso di evento per vedere innanzitutto dove potrebbe eventualmente formarsi il o i temporali autorigeneranti e, in secondo luogo, osservarne l’evoluzione sperando che venga meno la stazionarietà. Un’analoga situazione, ma meno estrema, sarà possibile anche in Veneto, specie a ridosso della pedemontana dove andrà ad impattare il richiamo sciroccale in risalita dall’Adriatico. Nella giornata di martedì 24 avremo invece un parziale miglioramento dello stato del tempo: insisteranno gli ultimi fenomeni al Nord-Est e una spiccata variabilità sul Levante Ligure e sul versante tirrenico, esposti a una circolazione ancora relativamente instabile proveniente dai quadranti occidentali.
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Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera