INSTABILITÀ IN INTENSIFICAZIONE TRA MARTEDI’ 17 E GIOVEDÌ 19 CON PROBABILI PIOGGE ABBONDANTI IN ARRIVO TRA EMILIA ROMAGNA E MARCHE
INSTABILITÀ IN INTENSIFICAZIONE TRA MARTEDI’ 17 E GIOVEDÌ 19 CON PROBABILI PIOGGE ABBONDANTI IN ARRIVO TRA EMILIA ROMAGNA E MARCHE.
Di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
La dinamica atmosferica che seguiremo nei prossimi tre giorni, fino a giovedì 19 settembre, riguarderà il transito sulla verticale dell’Italia, ad una quota di circa 5700 metri, della goccia fredda che con moto retrogrado si sta avvicinando dalla penisola balcanica. Anche se siamo di fronte a una previsione a breve scadenza, le simulazioni dei modelli numerici mostrano delle incertezze non trascurabili sulla localizzazione dei fenomeni e laddove sussisterebbe una maggiore convergenza sulle aree interessate dalle precipitazioni più intense, ci sono ancora dubbi su quanto potrebbe essere abbondante la pioggia attesa. Ci troviamo in una situazione meteorologica piuttosto complessa da inquadrare per via, come abbiamo scritto nell’ultima analisi, del tipo di struttura ciclonica che la determinerà. Si tratterà infatti di una circolazione chiusa di bassa pressione non particolarmente sviluppata a tutte le quote e che quindi non presenterà superfici frontali in cui vengono a interagire masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche diverse tra di loro: come infatti si può osservare analizzando la situazione prevista nei prossimi due giorni (fig. 1 e 2), il transito della goccia fredda in quota sarà accoppiato al suolo solo alla rotazione in senso antiorario di linee di instabilità (sono le linee nere rappresentate in grassetto), cioè da condizioni dell’atmosfera che si manifestano essenzialmente con la formazione più o meno irregolare di fenomeni che sono in prevalenza di tipo convettivo.
Ci sarà però un’eccezione: anche se sarà piuttosto blanda, la circolazione ciclonica in quota e al suolo riuscirà comunque a trasportare lungo il versante adriatico un’ingente quantità di vapore acqueo che poi troverà soprattutto nei rilievi dell’appennino emiliano-romagnolo-marchigiano il trampolino di lancio per andare incontro al sollevamento forzato e quindi alla formazione di nubi più estese, capaci di produrre così precipitazioni più organizzate e abbondanti vista la lenta evoluzione della struttura che manterrà comunque attivo il richiamo umido, incanalandolo prevalentemente verso la catena appenninica appena citata.
Volendo ora entrare un po’ più del dettaglio nei limiti del possibile, possiamo dire che nel corso della giornata di domani (martedì 17) i fenomeni interesseranno soprattutto le regioni centro-meridionali e le due Isole Maggiori (fig. 3, a sinistra). Ci aspettiamo soprattutto rovesci e temporali in genere sparsi e quindi fenomeni che saranno in prevalenza localizzati nel tempo e nello spazio: in alcune aree potrà quindi anche non piovere, ma queste aree non coincideranno sempre e comunque con quelle in cui la simulazione da modello non ha calcolato nulla. Allo stesso modo, potrà anche succedere che dove è prevista una certa fenomenologia non arrivi neanche una goccia d’acqua. Purtroppo è questa l’incertezza di una previsione che dobbiamo gestire e comunicare quando i cambiamenti del tempo sono decisi da strutture bariche di questo tipo.
Qualche pioggia sarà possibile anche al Nord: le probabilità più elevate si concentreranno comunque a ridosso delle Alpi occidentali dove, anche in questo caso, si attiverà il sollevamento orografico delle masse di aria umida in ingresso da est in Pianura Padana. Piogge invece più organizzate, in genere moderate e continue ma con qualche episodio temporalesco più intenso non escluso, soprattutto tra Emilia orientale, Romagna e Marche. Nessun cambiamento significativo anche per la giornata di mercoledì (fig. 3, a destra): si segnala solo una tendenza a maggiori schiarite sul Nord-Est e forse a una distribuzione più irregolare dei fenomeni sulle aree interne del Centro, ma anche in questo caso valgono le considerazioni espresse in precedenza. NOTA – Tra Emilia Romagna e Marche ho volutamente oscurato la stima pluviometrica perché, come ho scritto nell’introduzione, ci sono differenze anche importanti su quanta «tanta pioggia» potrebbe cadere: si raccomanda quindi la vigilanza e di seguire gli avvisi emanati dalla Protezione Civile.