IN CAMMINO VERSO LA BURRASCA DI FINE ESTATE

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IN CAMMINO VERSO LA BURRASCA DI FINE ESTATE


IN CAMMINO VERSO LA BURRASCA DI FINE ESTATE


di Andrea Corigliano – Fisica dell’Atmosfera



«Tutto ha un inizio per portare a compimento un progetto. Anche se la strada per arrivare a vedere il progetto realizzato costringe a fare dei passi indietro che allungano i tempi del suo realizzo, l’importante è avere ben chiara la meta di dove si vuole arrivare».

Usiamo questa metafora per dire che il destino di questa calda stagione estiva pare essere ormai segnato. Perché il progetto a cui facciamo riferimento dal punto di vista meteorologico è quello che avrebbe la dinamica atmosferica per scrivere la parola fine all’egemonia del promontorio nord africano che ha caratterizzato per lunghe settimane il tempo delle nostre latitudini mediterranee. Quella nuvolosità che possiamo osservare sulla Francia nell’immagine satellitare di questa sera (martedì 3 settembre) segna l’inizio di questo cammino perché indica l’impronta del ramo ascendente della modesta saccatura che sta prendendo forma fin verso la penisola iberica per poi evolvere rapidamente, come detto, in goccia fredda con tutte le conseguenze che abbiamo discusso nel precedente articolo e che approfondiremo ancora nei prossimi interventi.



Il vagare di questa circolazione chiusa di bassa pressione in quota sull’Europa occidentale darà ancora occasione al promontorio nord africano di alzare la testa nel fine settimana. Si tratterà tuttavia di una temporanea espansione in attesa che, tra lunedì 9 e martedì 10 settembre, sia la parte periferica del flusso perturbato atlantico a prendere in mano le redini del nostro tempo andando probabilmente ad agganciare la goccia fredda per costruire, insieme ad essa, il cavo di un’onda che darà modo alle correnti occidentali di entrare sul Mediterraneo descrivendo una circolazione ciclonica. Il calo delle altezze di geopotenziale proprio sul nostro bacino, con l’isoipsa di 5760 metri a 500 hPa prevista arretrare in modo piuttosto deciso lasciandosi dietro altre isoipse dai valori inferiori, è certamente un segnale nuovo che lascia proprio intendere un importante cambio di passo della stagione. Non arriverà l’autunno e nemmeno il freddo, sia chiaro: l’atmosfera costringerà l’estate a fare un passo indietro e a non proporre più temperature elevate in senso assoluto.

Per il resto, lo scopriremo come sempre passo dopo passo.

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