IL TEMPO DELLA SETTIMANA CONDIZIONATO DAI CAPRICCI DI UNA GOCCIA FREDDA
Scritto da Andrea Corigliano
tratto da CENTROMETEO
La circolazione di aria molto fresca e instabile che si è isolata a goccia fredda portandosi sulla penisola balcanica sta per entrare in una sorta di strada senza uscita. L’aumento della pressione atmosferica già in atto sull’Europa centro-occidentale proseguirà infatti anche nelle prossime ore ed entro la giornata di domani, lunedì 16 settembre, avrà completato la formazione di una vasta figura anticiclonica, a forma di ponte, estesa dall’Oceano Atlantico alla Russia europea: sarà questa dinamica a isolare del tutto la struttura ciclonica costringendola così a nuotare circondata da campi barici avversi che ne condizioneranno gli spostamenti nel corso di tutta la settimana che sta per iniziare. In meteorologia, quando si presentano situazioni di questo tipo parliamo di «configurazioni di blocco»: in questo caso, a ingessare la circolazione sarà soprattutto il campo di alta pressione alle alte latitudini che, lentamente, obbligherà la goccia fredda a muoversi con moto retrogrado, cioè da est verso ovest, facendola così scivolare dall’attuale posizione occupata sulla penisola balcanica fino ai nostri mari di ponente nel corso nei prossimi quattro o cinque giorni. Il segnale atmosferico a cui facciamo riferimento per analizzare la situazione si riferisce alla configurazione media attesa tra il 16 e il 20 settembre in quota (fig. 1, a sinistra) e al livello del mare (fig. 1, destra).
Se nel primo caso è ben visibile la figura ciclonica sormontata dal campo di alta pressione, nel secondo caso il segnale ciclonico medio è appena accennato dalla presenza di una blanda ansa depressionaria aperta sul Mar Tirreno, cioè da un segnale che lascia intendere l’assenza di minimi sviluppati e che quindi invita a procedere con cautela nel formulare una previsione a causa di una maggiore incertezza a cui è soggetta l’evoluzione di queste condizioni di instabilità. Saremo infatti in presenza di una goccia fredda in quota e piccole variazioni della sua traiettoria su un bacino come il Mediterraneo, circondato da orografia complessa, possono ripercuotersi sulla distribuzione dei fenomeni che si affacceranno comunque già da domani – in modo sparso tra il Nord-Est e sulle regioni centro-meridionali peninsulari specie nelle aree interne – e che sono previsti in intensificazione e in estensione anche a parte del Nord e alle Isole nei giorni successivi: dal prossimo aggiornamento saranno forniti ulteriori dettagli in merito, alla luce dei nuovi ricalcoli dei modelli numerici. Dal punto di vista termico, anche nei prossimi giorni le temperature resteranno su valori inferiori alle medie stagionali, ma in misura meno marcata rispetto agli ultimi giorni: lo scarto medio dalla climatologia del periodo oscillerà all’incirca tra 1 e 3 °C su tutta la nostra penisola (fig. 2), mentre sull’Europa centro orientale continuerà a fare più caldo del normale con scarti positivi fino a 6-7 °C.
Concludo questo intervento con una curiosità. La figura di alta pressione responsabile del blocco della circolazione atmosferica alle alte latitudini è piuttosto insolita per questo periodo dell’anno o, almeno, lo è con questa intensità: il campo barico previsto al suolo alle alte latitudini presenterà infatti un’anomalia media di circa due deviazioni standard (fig. 1, destra). Fino agli Anni Novanta e in modo più sporadico negli anni Duemila, la sua formazione era invece più frequente nella stagione invernale quando l’anticiclone delle Azzorre, unendosi al suo collega scandinavo, tendeva la mano all’anticiclone russo-siberiano, oggi ormai ridotto nella propria estensione, per veicolare masse d’aria aria continentali, di natura artica o polare, anche verso la nostra penisola che si trovava così esposta a ondate di gelo anche intense. Parliamo di gelo vero, in cui le temperature restavano sottozero per tutta la giornata, e non del gelo sbandierato oggi ai quattro venti quando si registrano temperature massime anche di 10-15 °C!
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera