CHIARIMENTI, DOMANDE E RISPOSTE, SU BURRASCA DI FINE ESTATE, SCOMPARSA DELL’ANTICICLONE AFRICANO E FINE DELL’ESTATE

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CHIARIMENTI, DOMANDE E RISPOSTE SU BURRASCA DI FINE ESTATE, SCOMPARSA DELL’ANTICICLONE AFRICANO E FINE DELL’ESTATE

Scritto da Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Tratto da CENTROMETEO

Vorrei chiarire alcuni aspetti sul tempo dei prossimi giorni che sarà caratterizzato da una certa vivacità grazie all’intervento di una goccia fredda prima e di correnti atlantiche che inizieranno a raggiungere, nel corso della prossima settimana, le nostre latitudini. Propongo quindi una modalità di chiarimento del tipo domanda-risposta, sperando che la comprensione di quanto ho da sottolineare sia più chiara possibile.

1) CHE COSA È LA BURRASCA DI FINE ESTATE? È una fase meteorologica che vede, per la prima volta, l’ingresso delle correnti atlantiche sul bacino del Mediterraneo dopo il periodo stabile e caldo dell’estate, reso oggi esasperato dall’ingombrante presenza del promontorio nord africano e della sua massa d’aria di estrazione sahariana. Non si tratta di una pausa della stagione, ma a un suo cambio di passo che la condurrà sulla via del tramonto in tempi che non possiamo definire.

Convergenza di scenario tra i modelli gfs ed ecmwf per il 10 settembre



2) L’ESTATE È FINITA? No, l’estate non finisce ma abbassa l’asticella. Le previsioni di temperature per lo più comprese tra 30 e 35 °C con picchi di 36-38 °C e oltre, che abbiamo ripetuto spesso come se fossero litanie nel corso delle ultime settimane, lasciano di solito il posto in settembre a previsioni di temperature per lo più comprese tra 25 e 30 °C nei periodi in cui il tempo ritorna stabile e soleggiato. Si depositano così in soffitta le temperature elevate in senso assoluto e si passa a condizioni ambientali più vivibili. La questione, semmai, diventa se queste fasi anticicloniche diventano persistenti e mantengono a lungo le temperature su valori superiori alla climatologia di settembre, ma ovviamente al momento non possiamo saperlo.

3) PUÒ RITORNARE IL PROMONTORIO NORD AFRICANO?L’anticiclone subtropicale continentale è ormai una figura barica che fa parte del nostro clima e di conseguenza ha le sue probabilità di tornare a espandersi verso il Mediterraneo: per le ovvie ragioni legate alla predicibilità a lungo termine non possiamo sapere quando accadrà. Una sua presenza tra settembre e ottobre è garanzia ancora di temperature estive, cioè uguali o superiori ai 25 °C, ma non così elevate da avvertire disagio essenzialmente per due motivi: perché la radiazione solare è più debole rispetto a giugno e a luglio e perché il bilancio termico, essendo a favore della perdita di calore nelle ore notturne, riesce ad abbassare a sufficienza le temperature minime da renderle anche relativamente fresche al primo mattino e quindi impossibilitate ad aumentare fino a raggiungere valori troppo elevati durante il giorno avendo meno tempo a disposizione per farlo. Avere però ancora temperature estive a ottobre vuol dire comunque essere interessati da condizioni di caldo anomalo e quindi da temperature elevate in senso relativo, cioè in rapporto alla climatologia del periodo.

4) QUANDO ARRIVERÀ L’AUTUNNO? Per l’arrivo della nuova stagione dal punto di vista della dinamica atmosferica bisognerebbe aspettare le «tempeste equinoziali», cioè quelle situazioni meteorologiche che di solito, fino a qualche decennio fa, si presentavano puntualmente entro ottobre. Si trattava di alcuni impulsi in sequenza che, guidate da profonde saccature nord atlantiche, permettevano l’ingresso sul Mediterraneo di perturbazioni ben strutturate con annessa ciclogenesi secondaria in formazione in qualche angolo occidentale del nostro bacino tra le Isole Baleari, il Golfo del Leone e il Golfo Ligure. Non sappiamo fino a che punto è possibile ora fare riferimento a questo tipo di dinamiche del passato per avere un chiaro segnale dell’arrivo della stagione autunnale, visto e considerato che osserviamo ormai molto spesso una dinamica atmosferica che va a strappi, che si blocca e che ha perso un po’ quella vecchia variabilità meteorologica che l’ha contraddistinta in passato. Come tutti gli anni, quindi, scopriremo quello che passerà il cielo strada facendo.

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera

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