L’Autunno è una stagione profondamente mutata rispetto a un tempo. Ma cosa sta cambiando?
Alte pressioni eterne e poche piogge, spesso troppo concentrate. Ecco com’è cambiato l’Autunno
di Team MeteoGiuliacci
L’autunno è una stagione profondamente mutata rispetto a un tempo, se ne sono accorti gli appassionati meteo, ma pure i comuni cittadini. Che fine hanno fatto le piogge? E come mai c’è tutto questo sole e caldo fuori stagione? Vediamo i motivi e i cambiamenti che il mese di Ottobre (ma pure gli altri autunnali) ha subito negli ultimi anni.
Maggiori spazi sereni da Nord a Sud
Prima di tutto è aumentato il soleggiamento. Ottobre ma così pure Novembre erano dei mesi estremamente grigi sulla Pianura Padana e molto nuvolosi altrove, con perturbazioni frequenti e piogge costanti. Ultimamente però è cambiato tutto, nel senso che alte pressioni sempre più invadenti stanno interessando i nostri territori anche in questa stagione dove non dovrebbero farlo. In altre parole, possiamo dirla così: in questo periodo dovrebbero essere gli anticicloni a chiedere il permesso alle perturbazioni e non il contrario. Sarebbe lecito attendersi qualche pausa asciutta tra una fase meteo piovosa e l’altra e non il contrario.
Quando arrivano le Piogge?
Discorso è diverso per il capitolo piogge dove non c’è un vero e proprio calo delle precipitazioni. Perché piove peggio rispetto a un tempo. Le quantità sono più o meno le stesse anche se decisamente mal distribuite ovvero precipitazioni molto concentrate e lunghe fasi asciutte calde e soleggiate.
Freddo? Ce n’è sempre di meno
Sono diversi anni che l’Autunno partito sempe in ritardo e questo è un trend che comincia a evincersi pian piano nel corso degli anni. Certo, ci sono stati Autunni caldi e soleggiati anche una volta, con precipitazioni scarse: ma quelli erano le eccezioni non la nuova normalità. Adesso avere alte pressioni ingombranti anche a metà Ottobre è considerato piuttosto normale, mentre 50 anni fa era completamente anomalo. Oltretutto, è sempre più rara una fase di piogge abbondanti per tutti, ma sempre più localizzata ed estrema, indice di una estremizzazione ormai chiara e che, c’è da augurarsi, non incrementi la sua frequenza.