La mano dell’uomo dietro all’aumento dell’ozono in atmosfera

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La mano dell’uomo dietro all’aumento dell’ozono in atmosfera

Lo dimostrano le simulazioni incrociate con i dati satellitari
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C’è la mano dell’uomo dietro l’aumento dei livelli di ozono nella parte superiore della troposfera, lo strato dell’atmosfera più vicino alla superficie terrestre: lo dimostrano le simulazioni climatiche incrociate con i dati satellitari raccolti nell’arco degli ultimi vent’anni.

I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista Environmental Science and Technology dal Massachusetts Institute of Technology.

L’ozono è un gas incolore che può avere effetti positivi o negativi a seconda di dove si trova nell’atmosfera: nello strato che si estende fino a 50 chilometri di altezza, la stratosferaprotegge la Terra dai raggi ultravioletti del Sole; nello strato più vicino al suolo è un inquinante atmosferico nocivo che può causare problemi di salute; nella troposfera superiore (lo strato dell’atmosfera dove volano gli aerei, appena sotto la stratosfera) l’ozono agisce da gas serra contribuendo al riscaldamento globale.

L’ozono è un inquinante secondario che si forma quando la luce solare colpisce degli inquinanti primari (come gli ossidi d’azoto e i composti organici volatili) che derivano dai gas di scarico dei veicoli, dai processi industriali e da altre attività umane. La permanenza dell’ozono nella troposfera dipende dal tipo e dall’entità delle attività umane in una determinata area, ma anche dalla variabilità climatica naturale. Distinguere gli effetti di questi due fattori non è facile.

Per questo i ricercatori del Mit hanno fatto delle simulazioni del clima e della chimica atmosferica dal 1950 al 2014, per stabilire quale potesse essere il loro effetto sui valori di ozono. I dati sono stati poi usati per fare la tara alle rilevazioni dell’ozono realizzate dai satelliti della Nasa tra il 2005 e il 2021.

In questo modo è stato possibile individuare nella troposfera superiore un trend in crescita dell’ozono dovuto alle attività umane. Il segnale isolato è particolarmente pronunciato in Asia, dove l’attività industriale è aumentata in modo significativo negli ultimi decenni e dove l’abbondante luce solare e i frequenti eventi meteorologici trasportano gli inquinanti (come l’ozono e i suoi precursori) nella troposfera superiore.

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