IN ATTESA, PRIMA O POI, DI UNA BURRASCA DI FINE ESTATE: ANCORA NEL LIMBO ANTICICLONICO IL TEMPO DEI PROSSIMI GIORNI

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IN ATTESA, PRIMA O POI, DI UNA BURRASCA DI FINE ESTATE: ANCORA NEL LIMBO ANTICICLONICO IL TEMPO DEI PROSSIMI GIORNI

Scritto da Andrea Coriglianoย – Fisico dell’atmosfera
tratto da CENTROMETEO

Passato il break temporalesco, rimangono residue condizioni di instabilitร  in un contesto atmosferico ancora prettamente estivo che tenderร  a consolidarsi con un nuovo rigonfiamento delle superfici isobariche a tutte le quote, segno inequivocabile che un nuovo apporto di aria calda si verificherร  soprattutto in media e bassa troposfera sotto la guida, in parte, del promontorio nord africano. Andremo cosรฌ incontro a un fine settimana in cui condizioni di tempo piรน stabile si accompagneranno a un modesto aumento termico che porterร  le temperature massime su valori per lo piรน compresi tra 30 e 35 ยฐC, con qualche grado in meno possibile come sempre lungo le coste e qualche picco di calore in piรน nelle aree interne, fino a 36-37 ยฐC.

Nei primi giorni della prossima settimana, invece, assisteremo probabilmente ad una parziale attenuazione del campo anticiclonico: sembra quindi acquistare affidabilitร  lo scenario riguardante lโ€™ingresso, specie tra lunedรฌ 26 e mercoledรฌ 28 agosto, di modeste infiltrazioni di aria instabile in grado di favorire una nuova fase di irrequietezza atmosferica che andremo a dettagliare meglio, sempre nei limiti del possibile, nel corso dei prossimi giorni. Focalizzando lโ€™attenzione proprio su questo scenario, desidero far comprendere al lettore la debolezza di questo segnale che, per come sarร  strutturato, non potrร  avere la forza per avviare un cambiamento piรน radicale dello stato del tempo in area mediterranea. La parziale attenuazione del campo anticiclonico porterร  infatti la superficie isobarica di 500 hPa (Z500) a collocarsi, sulla verticale dellโ€™Italia, a quote comprese tra 5800 e 5840 metri (fig. 1, a sinistra).

Mappe attese per il 27-28 agosto 2024



A questa quota non ci sarร  una vera e propria circolazione impostata di bassa pressione e le elevate altezze ancora raggiunte dalla superficie indicheranno ancora la presenza di aria subtropicale: troviamo conferma nella previsione di temperatura a 850 hPa che oscillerร  su valori per lo piรน compresi tra 15 e 20 ยฐC (fig. 2, a destra). รˆ proprio questo il particolare che ci aiuta a capire perchรฉ, nel caso in cui una regione dovesse essere interessata da temporali sparsi, il calo termico sarร  molto probabilmente limitato nel tempo e quindi effimero: in fin dei conti, la massa dโ€™aria continuerร  ad essere sostanzialmente sempre la stessa. Quali sono, allora, i requisiti minimi per poter parlare di una burrasca di fine estate? Un esempio per comprendere che cosa dovrebbe accadere ci viene offerto dalla dinamica atmosferica che รจ andata in scena esattamente nel 2018 quando, in questi giorni, discutevamo su una burrasca di fine estate che sarebbe poi arrivata proprio intorno al 26-27 agosto di quell’anno (fig. 2).

Senza dilungarmi troppo, evidenziamo le tre caratteristiche piรน importanti di quellโ€™evento per notare la ragguardevole differenza con il break temporalesco avuto nei giorni scorsi e con la probabile modesta fase instabile dellโ€™inizio della settimana prossima. In quella dinamica atmosferica si osservรฒ innanzitutto lโ€™approccio dellโ€™isoterma di -20 ยฐC a 500 hPa allโ€™arco alpino, poi la formazione di una ciclogenesi sul Golfo Ligure di 1003 hPa con annesso fronte freddo in ingresso dalla Valle del Rodano e a seguire lโ€™ingresso di isoterme a 850 hPa inferiori a 10 ยฐC al Nord e sul versante adriatico, tanto che a circa 1500 metri di quota su tutta lโ€™Italia la temperatura fu compresa tra 7 e 15 ยฐC.

Ecco, quello fu un evento normalmente incisivo per essere considerato un apprezzabile cambio di passo della stagione, tanto che ad inizio settembre si verificรฒ una replica. Fin quando, invece, ci manteniamo a 850 hPa tra 15 e 20 ยฐC e questo stato non dร  segni evidenti di cambiamento, vuol dire che il decadimento stagionale sarร  ad opera soprattutto dellโ€™indebolimento graduale della radiazione solare per via della diminuzione delle ore di luce e della maggiore inclinazione dei raggi della nostra stella. รˆ perรฒ la dinamica atmosferica che dovrebbe dare il maggiore contributo, ma per ora tutto taceโ€ฆ

Mappe del 26-27 agosto 2016

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera

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