CONTINUA LA LUNGA ED ECCEZIONALE ONDATA DI CALDO IN EUROPA SUD-ORIENTALE PARTITA ALL’INIZIO DI LUGLIO
Di Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera
tratto da CENTROMETEO
L’ondata di calore che sta interessando la maggior parte delle nostre regioni si trova ai confini di una condizione atmosferica caratterizzata da un caldo ancora più anomalo che dall’inizio del mese sta interessando i paesi europei sud-orientali, dalla penisola balcanica alle coste occidentali del Mar Caspio.
Su queste aree, il continuo afflusso di masse d’aria di matrice subtropicale portate da un persistente promontorio nord africano è stato decisivo nel plasmare un quadro termico che, nelle prime due settimane di luglio, ha visto le anomalie medie registrate in prossimità del suolo raggiungere, in modo diffuso, valori positivi di 4-5 °C (fig. 1).
Sulle stesse aree il caldo intenso insisterà anche durante questa settimana: tra la penisola balcanica e la Russia meridionale ci aspettiamo, fino a domenica, scarti positivi dalla norma dell’ultimo trentennio mediamente compresi tra 3 e 6 °C sulla maggior parte dei territori e fino a 6-10 °C in più sui paesi che si affacciano sul Mar Nero (fig. 2).
Come viene indicato dall’Extreme Forecast Index (EFI), su questa area europea sarà quindi ancora altamente probabile registrare temperature da primato del caldo oppure allungare ulteriormente la sequenza di giornate con valori eccessivamente superiori alle medie climatologiche di riferimento (fig. 3).
Ondate di calore più intense e persistenti: non è forse questo il concetto chiave su cui gli scienziati del clima hanno insistito e stanno insistendo da tempo per far comprendere qual è una delle conseguenze del cambiamento climatico?
Quest’anno tocca all’Europa orientale – e in misura più marginale al Sud Italia – vivere in prima linea una situazione davvero fuori dal comune, ma basta tornare indietro solo di un anno e vedere, per esempio, che una situazione analoga è rimasta ancorata soprattutto alle nostre regioni centro-meridionali tra il 9 e il 25 luglio del 2023 (fig. 4).
Se si fa poi ancora qualche passo indietro, troviamo anche svariati casi per l’Europa occidentale, con penisola iberica e Francia finiti sotto i riflettori.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera