La clamorosa BUFALA del cloud-seeding che cloud-seeding non è
Errata interpretazione di concetti scientifici e, addirittura, errata traduzione dall’inglese
In redazione Mario Giuliacci
Oramai siamo alle comiche: nelle ultime ore è diventata virale la presunta notizia che dietro il gran caldo – che poi in realtà in diverse zone d’Italia quest’anno si deve ancora manifestare – o alla base delle improvvise alluvioni sempre più frequenti, ci sia l’inseminazione artificiale delle nubi (in inglese cloud-seeding) condotta in California! Attenzione, è una clamorosa ed evidente bufala, che nasce da altrettanto clamorose errate interpretazioni scientifiche e, ahimè, strambe traduzioni dall’inglese. Nell’articolo vi spieghiamo perchè.
Non è cloud seeding, e non serve a far piovere
La fonte originale della notizia pare essere un articolo apparso su New Scientist in cui vengono citati i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change: e qui nascono i primi problemi, perchè lo studio non parla assolutamente di inseminazione delle nubi, cioè di quella pratica che prevede di spargere sulle nuvole ioduro d’argento per favorire l’aggregazione delle goccioline di nube in gocce di pioggia (peraltro, come è noto, con scarsi risultati), ma bensì di un’altro esperimento di geoingegneria noto come MCB (Marine Cloud Brightening). Di cosa si tratta?
Questo tipo di intervento prevede lo spargimento di acqua marina nebulizzata, e quindi anche di sale, all’interno delle nubi nelle regioni costiere, così da rendere tali formazioni nuvolose anche più “brillanti”, capaci cioè di riflettere una maggior quantità di radiazione solare. A quale scopo? Come spiegato chiaramente nell’articolo scientifico, non certo per indurre la pioggia: l’obiettivo, riducendo la quantità di radiazione solare incidente, è quello di limitare il riscaldamento della superficie terrestre (le coste interessate) e di prevenire quindi in tali aree le ondate di caldo intenso. Ma può davvero essere la causa delle ondate di caldo e delle alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito l’Italia? Assai difficile, a meno che non si voglia riconoscere a questa pratica un’incredibile “magia retroattiva” e quindi la capacità di modificare il clima prima ancora di… essere utilizzata!
Progetto del futuro che porta le alluvioni nel presente? Strano
Come chiaramente spiegato nell’articolo, per il momento si tratta solo di esperimenti condotti in aree limitate di Australia e California, con nessun effetto degno di nota riscontrabile sul clima. Per rallentare in modo apprezzabile il Global Warming la pratica andrebbe utilizzata a scala globale, ed in tal caso, secondo quanto riportato nello studio, alcune proiezioni dei modelli che simulano il comportamento dell’atmosfera su periodi lunghi prevederebbero la possibilità di conseguenze a scala planetaria, con anche l’eventualità di una maggior frequenza e intensità delle ondate di caldo in Europa. Quando ciò potrebbe accadere?
Sempre in base a quanto descritto nello studio scientifico, se per ipotesi domani stesso questa pratica venisse adottata su grande scala, nel breve termine (inteso come prossimi 10-20 anni) porterebbe più che altro benefici alle medie e basse latitudini, riducendo l’incidenza delle ondate di caldo intenso, mentre nel medio termine, con un Pianeta sempre più caldo, in alcune aree, come ad esempio l’Europa, si potrebbero osservare effetti opposti, causati dalla concomitante alterazione delle correnti marine indotta dal surriscaldamento del Pianeta di altri 5-6 decimi di grado rispetto al livello attuale. Ma cosa si intende per medio termine? Ebbene, l’orizzonte temporale sarebbe quello del 2050!
Insomma, ricapitolando:
1 – Non si tratta di cloud-seeding, cioè di inseminazione delle nubi per far piovere di più, ma di marine cloud brightening, cioè di rendere le nubi più “brillanti” per riflettere più radiazione solare e limitare il riscaldamento del Pianeta.
2 – Non è vero che questa attività viene praticata da anni su larga scala in California: da anni vengono fatti solo degli esperimenti, occasionali, in aree limitate, con nessuna possibile conseguenza sul clima.
3 – I possibili effetti sul clima europeo riguardano il lontano futuro (si parla di metà secolo), e si tratta solo di uno scenario possibile ma non per questo probabile, peraltro legato al realizzarsi di altre modifiche del sistema climatico dovute al superamento dei 2 gradi di riscaldamento rispetto all’era pre-industriale.
Ecco perchè il cloud-seeding praticato in California responsabile delle alluvioni in Italia è una clamorosa ed evidente bufala!