Estate meteorologica, Estate astronomica, Solleone: ecco i tre diversi volti dell’Estate
di Col. Giuliacci
www.meteogiuliacci.it
Il titolo di questo articolo fa esplicito riferimento a tre denominazioni dell’estate, che sono però veri e propri “distinguo” perché, in campo meteo, le tre voci sintetizzano aspetti climatici diversi. Diversi in che cosa? Qui di seguito, ve lo spieghiamo.
L’Estate meteorologica
L’estate meteorologica inizia il primo giugno e finisce il 31 agosto, perché tale periodo ha le caratteristiche tipiche dell’estate: molte giornate con temperature anche oltre 30 gradi, poche giornate piovose e tanti “temporali da calore”, ovvero temporali pomeridiani là dove il soleggiamento solare innesca più facilmente le termiche, questi soffioni caldi invisibili, tanto cari anche ai volovelisti
L’estate astronomica
L’estate astronomica inizia il 20-21 giugno (nel 2023 inizierà il 20 giugno) e termina il 20-22 settembre. L’inizio è fissato nel giorno del Solstizio d’estate, ossia nel giorno in cui il sole, nel suo moto apparente verso Nord, nel nostro Emisfero raggiunge 23 gradi circa di latitudine. Ma poi per un istante si ferma (“Sol Stat” = “solstizio”), inverte il senso di marcia e riprende il suo cammino verso sud fino a raggiungere l’equatore geografico intorno al 20-22 settembre (Il 22 settembre nel 2020) e da qui sconfinare nell’emisfero Sud,
Il giorno del solstizio di estate è anche il giorno nel quale l’intensità della radiazione solare in arrivo al suolo raggiunge il valore massimo su tutto l’emisfero Nord, ossia è massimo il numero di calorie solari che cadono su 1 metro quadrato di suolo. La regione dell’emisfero ove la radiazione solare è massima in assoluto è quella intorno 23 gradi di latitudine, perché qui i raggi solare cadono perpendicolarmente.
Il solleone o canicola
E’ certo quindi che in giugno intorno al solstizio il sole invia il massimo calore al suolo nell’emisfero Nord, tanto che è più facile prendere scottature solari in tale periodo piuttosto che, ad esempio, il 20 luglio. Ma il vero culmine dell’estate dal punto di vista, non solo termico ma anche dei fenomeni legati alla calura estiva, cade nel solleone, ovvero tra metà luglio e metà agosto periodo noto anche come canicola. Ma a questo punto sorge un dubbio.
Perché fa più caldo al solleone e non al solstizio?
Ebbene è vero che il sole riscalda di più intorno al solstizio di estate. Ma il suolo – e soprattutto gli oceani, che rappresentano il 70% della copertura terrestre e che hanno una elevata capacità di immagazzinamento del calore – è un serbatoio che seguita ad accumulare calore giorno dopo giorno almeno fino al 15-20 luglio. A questo punto, ricordiamo che l’atmosfera, non si riscalda, come molti credono, per cattura diretta dei raggi solari in arrivo. Infatti, la maggior parte (l’80% circa) del calore solare raggiunge il suolo e da esso viene catturata. Il suolo a sua volta restituisce all’atmosfera sovrastante il 50% circa del calore assorbito attraverso i processi di riflessione, conduzione, convezione e soprattutto l’irraggiamento (il 70 % del calore assorbito). L’irraggiamento è la perdita di calore da parte del suolo per emissione di calore invisibile nell’infrarosso: quindi, se il suolo raggiunge il massimo accumulo di calore solare durante il solleone, allora è ovvio che anche l’atmosfera sovrastante riceva dal suolo il massimo calore durante tale periodo dell’estate. Ma massimo calore catturato dall’atmosfera comporta anche massime temperature.
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