Il solstizio d’estate, è il giorno in cui il calore solare è massimo. Ma vi è un paradosso

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Il solstizio d’estate, è il giorno in cui il calore solare è massimo. Ma vi è un paradosso

Meteogiuliacci,
Articolo a cura di: Mario Giuliacci – Meteorologo

Il 20 giugno sarà il giorno più lungo dell’anno (massimo numero di ore con luce), chiamato il solstizio d’estate e coincide con il massimo spostamento della nostra stella verso Nord e quindi anche verso le nostre latitudini.

Questo significa allora che il 2o giugno è anche il giorno in cui  è massima la quantità di calore che alle nostre latitudini cade su un metro quadrato di superficie terrestre.

Ma a questo punto nasce un paradosso: se il 20 giugno è il giorno in cui il sole riscalda di più la superficie terrestre, perché allora non è anche il giorno più caldo dell’anno? E perché invece  i giorni più caldi  cadono di solito 5-7 settimane più tardi?  Ebbene il problema è analogo a quello della pentola piena d’acqua appoggiata sul fornello: perché nell’istante in cui mettete la fiamma al massimo, l’acqua non raggiunge subito  la massima temperatura? La risposta è ovvia:  l’acqua della pentola impiega un certo tempo per essere riscaldata fino alla massima temperatura di 100 gradi.  La stessa cosa avviene per il  20 giugno:  il calore solare è al massimo ma ale nostre latitudini per raggiungere la temperatura massima la terraferma impiega circa 5 settimane  e gli oceani e i mari circa 7 settimane. Ma siccome l’atmosfera si riscalda attraverso il calore ceduto dalla terraferma e dagli oceani allo strato d’aria sovrastante,  allora le temperature dell’aria raggiungeranno il valore massimo nell’ultima decade di luglio per la terraferma e ai primi di agosto per le città che si affacciano sul mare.

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