L’atlante lunare della Cina è il più dettagliato mai realizzato
L’Accademia cinese delle scienze ha pubblicato un atlante geologico del globo lunare che raddoppia la risoluzione delle mappe dell’era Apollo e sosterrà le ambizioni spaziali della Cina e di altri paesi
di Ling Xin/Nature
www.lescienze.it
L’Accademia cinese delle scienze (CAS) ha pubblicato le mappe geologiche della Luna con la risoluzione più alta di sempre. L’Atlante geologico del globo lunare, che ha richiesto oltre un decennio di lavoro a più di 100 ricercatori, rivela un totale di 12.341 crateri, 81 bacini e 17 tipi di roccia, oltre ad altre informazioni geologiche di base sulla superficie lunare. Le mappe sono state realizzate alla scala senza precedenti di 1:2.500.000.
“Ogni questione in geologia inizia guardando una mappa geologica”, afferma Ross Mitchell, geofisico all’Istituto di geologia e geofisica della CAS a Pechino. Il nuovo atlante lunare è “davvero una risorsa per tutto il mondo”, afferma.
La CAS ha anche pubblicato un libro intitolato Quadranti cartografici dell’Atlante geologico della Luna, che comprende 30 diagrammi settoriali che insieme formano una visualizzazione dell’intera Luna.
Jianzhong Liu, geochimico all’Istituto di geochimica della CAS a Guiyang e co-leader del progetto, afferma che le mappe lunari esistenti risalgono agli anni sessanta e settanta. “Il Servizio geologico degli Stati Uniti [USGS, NdT] ha usato i dati delle missioni Apollo per realizzare una serie di mappe geologiche della Luna, tra cui una mappa globale in scala 1:5.000.000 e alcune regionali di maggiore precisione in prossimità dei siti di atterraggio”, afferma. “Da allora, la nostra conoscenza della Luna è progredita notevolmente e quelle mappe non potevano più soddisfare le esigenze della ricerca e dell’esplorazione lunare future.”
La Cina utilizzerà le mappe per sostenere le sue ambizioni lunari e Liu afferma che le mappe saranno utili ad altri paesi che intraprenderanno proprie missioni lunari. Finora, quest’anno, sono state lanciate tre sonde dirette verso la Luna e, a maggio, la Cina intende inviare una sonda per raccogliere rocce dal lato più lontano del nostro satellite naturale.
Con l’atlante aggiornato, gli scienziati potranno comprendere meglio la storia della Luna, valutare le potenziali risorse lunari ed effettuare studi geologici comparativi. Inoltre, l’atlante orienterà le scelte di localizzazione delle missioni future, compreso il luogo in cui costruire una base di ricerca lunare, chiarisce Liu.
Carolyn van der Bogert, geologa planetaria all’Università di Münster in Germania, afferma di essere rimasta impressionata dalla quantità di lavoro che i colleghi cinesi hanno dedicato alla compilazione del nuovo atlante.
“Non vediamo l’ora di poter interagire con la mappa in modo molto dettagliato”, afferma.
Una cartografia ultraterrena
L’atlante, che è disponibile sia in cinese sia in inglese, è stato assemblato usando i dati del programma di esplorazione lunare della Cina, in particolare la missione Chang’e-1, che ha scansionato la superficie lunare dall’orbita tra il 2007 e il 2009, secondo quanto dice Liu. “La fotocamera di Chang’e-1 ha condotto l’osservazione della topografia lunare e delle strutture geologiche, mentre il suo spettrometro di immagini di interferenza ha svolto un ruolo chiave nell’identificazione dei diversi tipi di roccia”, ha affermato.
Le osservazioni sulla superficie lunare effettuate dalle missioni lander Chang’e-3 e Chang’e-4, rispettivamente nel 2013 e nel 2019, hanno contribuito a verificare l’accuratezza dei dati di Chang’e-1. Il gruppo dell’atlante ha usato anche i dati di missioni come il Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) e il Lunar Reconnaissance Orbiter, entrambi lanciati dalla NASA, e la sonda indiana Chandrayaan-1. “Alcune osservazioni sono state fortemente complementari alle missioni Chang’e. Per esempio, i dati di GRAIL ci hanno aiutato a identificare tutte le fratture profonde sulla superficie lunare”, afferma Liu.
I ricercatori cinesi hanno iniziato a compilare le mappe nel 2012, mentre cercavano i successivi obiettivi da esplorare sulla Luna. In collaborazione con la Russia e più di una decina di altri paesi e organizzazioni, la Cina sta guidando la costruzione della Stazione internazionale di ricerca lunare [International Lunar Research Station, NdT], che dovrebbe prendere forma a metà degli anni 2030 al Polo Sud della Luna per l’esplorazione scientifica e lo sfruttamento delle risorse.
“Contribuire alla scienza lunare è un modo profondo per la Cina di affermare il suo ruolo potenziale di potenza scientifica nei decenni a venire”, afferma Mitchell.
Liu afferma che il suo gruppo ha già iniziato a lavorare per migliorare la risoluzione delle mappe e produrrà mappe regionali di maggiore precisione sulla base delle esigenze scientifiche e ingegneristiche. Nel frattempo, l’atlante completato è stato integrato in una piattaforma cloud chiamata Digital Moon, e alla fine sarà disponibile per la comunità di ricerca internazionale.
(L’originale di questo articolo è stato pubblicato su “Nature”. Traduzione ed editing a cura di “Le Scienze”. Riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati.)