SI È APERTA UNA NUOVA FASE METEO: ORA A DECIDERE IL NOSTRO TEMPO SARANNO LE CORRENTI PERTURBATE ATLANTICHE
di Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera
tratto da Centrometeo
Passo dopo passo la dinamica atmosferica ha definito, sul nostro continente, un nuovo equilibrio tra le figure di alta e di bassa pressione. Abbiamo seguito questo cambiamento con l’avvio della terza decade di febbraio per arrivare a oggi e constatare come durante questo periodo le nostre latitudini siano diventate sempre più esposte al flusso perturbato atlantico che ha inviato sistemi frontali anche ben strutturati.
Il 1° marzo l’inverno meteorologico e la primavera meteorologica si sono così passati il testimone all’insegna di un tipo di tempo che è diventato più movimentato e che ricorda certamente le caratteristiche di una stagione – quella primaverile – che è il simbolo dell’irrequietezza atmosferica. Questa vivacità continuerà anche nel corso di questa settimana perché, per almeno i prossimi 7-8 giorni, il flusso perturbato atlantico non avrà problemi a entrare dalla porta occidentale e a inviare verso le nostre regioni nuovi impulsi instabili (fig. 1).
L’ingresso dei sistemi nuvolosi dalla penisola iberica è ben inquadrato dalla stima della cumulata di precipitazione prevista a scala sinottica fino a sabato (fig. 2), utile in questo contesto solo per osservare come all’apertura di una via fuga per le perturbazioni alle nostre latitudini corrisponda alle alte la presenza di una configurazione di blocco, con perno questa volta sulla penisola scandinava: non cambierà quindi di molto la sostanza rispetto ai giorni scorsi che hanno comunque sempre visto la presenza di figure anticicloniche in Atlantico e sull’est europeo, ai margini di quella vasta conca depressionaria che si è insediata sul Mediterraneo e che ora continuerà a mantenersi attiva.
Infatti, dopo le condizioni di instabilità che ci interesseranno nelle prossime 36-48 ore, da questo nastro trasportatore perturbato arriverà nel fine settimana una nuova importante struttura ciclonica che potrebbe grosso modo riproporre uno schema di evoluzione già noto, ma con un’evoluzione più rapida (fig. 3). La vasta circolazione depressionaria, avvicinandosi all’Europa occidentale, invierà infatti due distinte perturbazioni – una in transito tra la sera di venerdì e sabato e un’altra dalla notte su domenica – che riporteranno precipitazioni soprattutto al Centro-Nord e in Sardegna.
Nuove nevicate anche copiose in arrivo sulle Alpi e un maggior interessamento anche della catena appenninica, probabilmente a partire da quote medie. Per un maggior coinvolgimento delle regioni meridionali e della Sicilia, dove comunque con mancheranno fenomeni seppur più forma più irregolare, bisognerà invece aspettare probabilmente i primi giorni della prossima settimana, quando si prevede lo spostamento verso levante della vasta circolazione ciclonica e quindi una disposizione dei flussi più favorevole a costruire precipitazioni più organizzate anche al Sud. Vedremo qualche dettaglio in più nei prossimi interventi, man mano che si accorcerà la distanza temporale che ci separa dagli eventi.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera