Bel tempo? No è MALTEMPO ANTICICLONICO
Alta Pressione ben salda sul Bacino del Mediterraneo per molti giorni, con mitezza, nebbie e smog
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C’è sempre sole, le giornate di pioggia e neve sembrano un ricordo e le temperature sono costantemente miti, perlomeno di giorno: ecco il quadro meteo attuale, per buona parte del Paese. Questi elementi, in linea generare, sarebbero associati a condizioni ottimali per stare in serenità all’aperto, magari godendosi la luce solare.
Tuttavia, definire la situazione attuale come “bel tempo” potrebbe risultare errato, almeno a livello “etico”. Ci troviamo, infatti, di fronte a un fenomeno assolutamente straordinario: un anticiclone di origine sub-tropicale che ha preso il sopravvento sulla stagione fredda, con un’ostinazione rara a vedersi.
Inverno? Solo locale…
Nelle ultime settimane, gran parte dell’Italia ha sperimentato una sensazione quasi primaverile, con giornate piacevoli e soleggiate che poco hanno a che fare con fine Gennaio. L’unica eccezione è rappresentata dalla Pianura Padana, dove l’inversione termica e le nebbie creano un clima decisamente più rigido, con addirittura nevicate da “neve da nebbia”.
Il “maltempo anticiclonico”: un termine utile
Se da un lato potremmo essere tentati di godere di queste condizioni climatiche insolitamente miti, dall’altro non possiamo ignorare le implicazioni negative che esse comportano in un contesto invernale. È per questo che appare più corretto parlare di “maltempo anticiclonico”.
Ricordiamo che la mancanza di pioggia e neve è un elemento assai grave: siamo comprensibilmente preoccupati, perché se andiamo avanti su questa falsa riga saranno dolori nella stagione estiva.
Le conseguenze di un Inverno così anomalo
Questo pattern meteo cosi eccezionale sta mettendo a dura prova i cicli naturali. È inevitabile, quindi, interrogarsi sulle possibili ripercussioni a lungo termine di questo scenario meteorologico.
Il “maltempo anticiclonico” sta avendo effetti nefasti sulla distribuzione delle piogge, sul livello dei pozzi e delle sorgenti acquifere, sulle colture agricole e non da ultimo sui ghiacciai.
Tutti questi sono in forte sofferenza, con potenziali conseguenze negative per l’ambiente e l’economia. Inoltre, la qualità dell’aria nelle pianure è davvero pessima, con livelli di smog e inquinamento che raggiungono picchi preoccupanti per la salute umana.