VELOCE IMPULSO ARTICO TRA VENERDÌ E DOMENICA: SENSIBILE CALO TERMICO E NEVE FINO A QUOTE BASSE

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VELOCE IMPULSO ARTICO TRA VENERDÌ E DOMENICA: SENSIBILE CALO TERMICO E NEVE FINO A QUOTE BASSE

di Andrea Corigliano
tratto da Centrometeo.com

Siamo interessati da correnti occidentali e sud-occidentali che stanno accompagnando il passaggio in queste ore di una perturbazione atlantica. Tra venerdì 19 e domenica 21 si cambierà registro con l’ingresso di fredde correnti settentrionali, di origine artico-marittima, che si stanno gradualmente spingendo verso sud percorrendo il fianco occidentale della vasta circolazione ciclonica che richiama verso la nostra penisola il flusso temperato. Incalzata da una modesta rimonta anticiclonica diretta nelle prossime 24-36 ore verso l’Europa occidentale (fig. 1, a sinistra), la saccatura evolverà verso levante e, anche se ridimensionata in ampiezza ed estensione, riuscirà a portare la parte più avanzata della massa d’aria fredda fino all’arco alpino (fig. 1, a destra), addossandola e preparandola al suo ingresso sul bacino centrale del Mediterraneo (fig. 2).


Seguita da intensi venti settentrionali – essenzialmente di bora, di tramontana e di grecale – la perturbazione entrerà sull’Italia nella giornata di venerdì impegnando il Nord, le regioni centrali e la Sardegna e approcciando quelle meridionali entro la serata, quando invece inizierà a liberare dalla nuvolosità il Settentrione. Sabato la perturbazione raggiungerà anche il Sud ed interesserà ancora il settore adriatico centrale dove si attarderanno gli ultimi fenomeni. Già dalla mattinata, invece, tendenza a miglioramento su Toscana, Umbria e Lazio con progressive ampie schiarite.

In serata e nella notte su domenica attenuazione dei fenomeni quasi ovunque e tendenza ad ampi rasserenamenti. Nel corso di questa evoluzione, il progressivo ingresso dell’aria fredda farà da un lato diminuire le temperature e dall’altro abbassare la quota dello zero termico: di pari passo, si abbasserà quindi anche la quota delle nevicate che in corso di evento potranno spingersi, in genere, fino a quote di collina o bassa collina (300-600 metri) su tutti i settori interessati dal passaggio della perturbazione, ad eccezione dell’estremo appennino meridionale dove le quote si manterranno un po’ più elevate: faranno la differenza nel far guadagnare alla neve qualche centinaio di metri più in basso la persistenza delle precipitazioni e la loro intensità. Probabili temporali con rovesci di neve tonda.

Passata la perturbazione, già all’inizio della prossima settimana la circolazione in quota inizierà a cambiare nuovamente con l’arrivo di aria più mite, preludio della successiva fase anticiclonica di matrice subtropicale di cui abbiamo già parlato nella linea di tendenza. Al suolo, invece, tra domenica e martedì si faranno sentire gli effetti della massa di aria fredda affluita: si prevedono infatti estese gelate nelle ore notturne e al primo mattino soprattutto al Nord e nelle zone interne del Centro. Una previsione più dettagliata sulle temperature minime sarà fornita nei prossimi aggiornamenti.

Evoluzione dell'aria fredda attesa tra il 19 e il 21 gennaio 2024

Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!

Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera

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