Negli ultimi 20 anni la fusione dei ghiacciai della Groenlandia è aumentata di 5 volte
Uno studio elimina ogni dubbio sull’impatto del cambiamento climatico sugli oltre 20.000 ghiacciai della Groenlandia
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Lo studio “Greenland-wide accelerated retreat of peripheral glaciers in the twenty-first century”, pubblicato su Nature Climate Change da un team di ricercatori danesi e statunitensi rappresenta il monitoraggio più completo effettuato fino ad oggi sui ghiacciai della Groenlandia e i ricercatori danesi dicono di essere riusciti a chiarire ogni dubbio sull’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta. «I nuovi risultati documentano che, rispetto agli anni ’80 e ’90, quando i ghiacciai si ritiravano in media di circa cinque metri all’anno, lo scioglimento è quintuplicato negli ultimi 20 anni, tanto che oggi si perdono 25 metri all’anno».
Il nuovo studio mostra la risposta dei ghiacciai della Groenlandia ai cambiamenti climatici in un periodo di 130 anni e gli ultimi 20 anni si distinguono in particolare, poiché lo scioglimento è aumentato in modo ancora più drammatico.
Alla Københavns Universitet ricordano che «Numerosi studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che i ghiacciai più grandi della Groenlandia sono sottoposti a una forte pressione a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento delle temperature. Restavano tuttavia dubbi sull’entità dello scioglimento dei ghiacciai, di cui circa 22.000 in Groenlandia, in parte a causa di metodi di misurazione inadeguati. Ma tutti i dubbi che potevano esistere prima sono stati ora fugati dai ricercatori danesi».
Uno degli autori dello studio, Anders Bjørk del Dipartimento di geoscienze e gestione delle risorse naturali della Københavns Universitet, evidenzia che «In questo articolo, chiariamo che i ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo e che le cose si sono mosse eccezionalmente velocemente negli ultimi 20 anni. Non ci sono più dubbi sull’entità e in realtà non c’è motivo di indagare ulteriormente su tale affermazione. I dubbi precedenti erano in una certa misura fondati. In effetti, prima dell’era delle immagini satellitari, le possibilità di indagare e documentare la misura in cui i ghiacciai si scioglievano in periodi di tempo estesi erano limitate».
Ad esempio, solo uno dei circa 22.000 ghiacciai della Groenlandia è stato continuamente monitorato utilizzando le cosiddette misurazioni del bilancio di massa, iniziate a metà degli anni ’90. Allo stesso tempo, solo pochi anni fa c’erano aree della Groenlandia coperte da ghiacciai che sembravano non essere influenzate dall’aumento delle temperature.
Bjørk.spiega che «In precedenza, abbiamo visto aree nel nord della Groenlandia, ad esempio, che erano in ritardo e si scioglievano meno rispetto ai ghiacciai più colpiti. Questo ha generato un po’ di dubbi su quanto fossero gravi le cose in queste aree. Allo stesso tempo, nessuno prima aveva mai fatto luce su un periodo di tempo così lungo, il che ha fatto sorgere anche dei dubbi. Ma ora il quadro è definitivo: lo scioglimento di tutti i ghiacciai è in pieno svolgimento, non ci sono più dubbi».
Per ottenere una panoramica completa, i ricercatori hanno studiato da vicino 1.000 ghiacciai della Groenlandia, un numero rappresentativo dell’intero ppaese. Hanno monitorato lo scioglimento dei ghiacciai negli ultimi 130 anni utilizzando immagini satellitari e 200.000 vecchie foto aeree degli Archivi nazionali danesi, precedentemente utilizzate per creare mappe.
Bjørk fa notare che «Poco più di 1.000 ghiacciai sono un numero enorme da studiare, ma lo abbiamo fatto perché volevamo semplicemente essere assolutamente certi di ottenere un quadro completo degli sviluppi negli ultimi 130 anni- Anche se non ci sono più molti motivi per verificare se i ghiacciai si stanno sciogliendo o meno, questo sviluppo deve ancora essere attentamente monitorato. Negli ultimi vent’anni, lo scioglimento dei ghiacciai ha contribuito per circa il 21% all’innalzamento osservato del livello del mare.Naturalmente terremo d’occhio questisviluppi. Siamo in una nuova era in cui i ghiacciai sono generalmente in ritiro, con gravi conseguenze per il livello del mare che aumenterà sempre più velocemente».
Paradossalmente lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia porterà a una scarsità d’acqua. Gli scienziati dicono che «I ghiacciai raggiungeranno un punto in cui diventeranno così piccoli che i fiumi di acqua di fusione diminuiranno o scompariranno del tutto. Questo significa, tra le altre cose, che gli ecosistemi della Groenlandia cambieranno e che l’energia rinnovabile dovrà affrontare ostacoli imprevisti»:
Bjørk conferma: «Oggi in Groenlandia esiste già un problema molto reale: i siti in cui vennero costruite centrali idroelettriche 15-20 anni fa, a causa dello scioglimento dei ghiacciai più piccoli, non ricevono abbastanza acqua perché il ghiaccio è scomparso e non si può più formare».
Il ricercatore danese pensa che l’entità dello scioglimento dei ghiacciai rivelata dallo studio sia piuttosto inquietante, «Perché siamo ben consapevoli di dove ci porterà il futuro. Le temperature continueranno a salire e i ghiacciai si scioglieranno più velocemente di adesso. Ma il nostro studio mostra anche che i ghiacciai rispondono molto rapidamente ai cambiamenti climatici, il che è di per sé positivo perché ci dice che non è troppo tardi per ridurre al minimo il riscaldamento. Tutto ciò che possiamo fare per ridurre le emissioni di CO2 ora si tradurrà in un più lento innalzamento del livello del mare. in futuro».