L’iceberg più grande del mondo torna a muoversi dopo 40 anni
Si era staccato dall’Antartide nel 1986, ma era rimasto incagliato nel fondale
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Riprende a muoversi dopo quasi 40 anni l’iceberg più grande del mondo, che con i suoi 3.880 chilometri quadrati supera di oltre il doppio l’estensione della città di Londra: chiamato A-23a, si era staccato dall’Antartide nel 1986, ma era poi rimasto incagliato nel fondale del Mare di Weddell, a Nord-Ovest del continente antartico, diventando un’isola di ghiaccio.
I primi movimenti sono stati osservati a partire dal 2020, ma nell’ultimo anno ha aumentato la velocità verso Nord e sta ora per superare la punta settentrionale della Penisola Antartica.
La notizia è stata comunicata su X (ex Twitter) dall’organizzazione britannica British Antarctic Survey, che ha documentato il viaggio dell’iceberg grazie alle immagini raccolte dal satellite europeo Sentinel-1, del programma di osservazione della Terra Copernicus di Agenzia Spaziale Europea e Commissione europea.
Ciò che ha permesso all’enorme iceberg di disincagliarsi infine dal fondale marino e tornare a muoversi sembra sia stata la progressiva riduzione delle sue dimensioni. Secondo gli esperti, che stanno monitorando i suoi spostamenti, la rotta sarà simile a quella degli altri giganti ghiacciati provenienti dal mare di Weddell: sarà quindi catturato dalla Corrente Circumpolare Antartica, la corrente oceanica che circonda completamente l’Antartide e che scorre in direzione Est, e proseguirà il suo viaggio entrando nell’Oceano Atlantico meridionale.
L’iceberg A-23a è attualmente l’iceberg più grande del mondo, dal momento che il precedente primatista A-76, delle dimensioni di oltre 4.300 chilometri quadrati, si è disgregato dopo essersi staccato dall’Antartide nel 2021. Il record ufficiale dell’iceberg più grande mai documentato, però, spetta a B15, che si staccò dalla piattaforma di Ross nel 2000: la sua estensione arrivava a circa 11.000 chilometri quadrati.