Le eruzioni storiche di Grindavík

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Le eruzioni storiche di Grindavík

Le eruzioni storiche di Grindavík

Molti si domandano se quello che stiamo vivendo in questi giorni in Islanda è un evento unico oppure se ci sono stati dei precedenti in un qualche passato. Cerchiamo di fare chiarezza
tratto da Il Mondo Dei Terremoti

La risposta è racchiusa in questa mappa geologica che risale a qualche anno fa e che ci mostra, con le linee tratteggiate in rosso, tutte le fratture eruttive che si sono aperte in quest’area della penisola in epoca storica o preistorica. Come potete notare, in passato se ne sono aperte diverse nell’area in cui si è formato il dicco magmatico di questi giorni, il che ovviamenten non è una casualità. Il magma infatti, tende a risalire quasi sempre lungo le aree più deboli della crosta. Tra Grindavík e la parte orientale della Blue Lagoon in particolare, si sono aperte diverse fratture eruttive in passato, le più recenti delle quali risalgono al 300 a.C..

Le colate di lava attribuite a quell’eruzione ricoprono oggi un’ampia area della zona, compresa la città stessa. Questo vuol dire che se questo nuovo dicco dovesse raggiungere la superficie ci potremmo aspettare un’eruzione fotocopia? È impossibile dirlo, un’eruzione non è MAI uguale all’altra, nonostante il sistema vulcanico che le genera sia lo stesso.È inoltre interessante notare come nell’area occidentale della Blue Lagoon (dove si era inizialmente formata l’intrusione magmatica di queste settimane), le colate più recenti risalgono al XII secolo e si estendono dall’entroterra fino in mare aperto.

Ovviamente queste colate potrebbero anche essersi formate nel corso di più eruzioni avvenute in successione, che è un po’ il punto della questione. L’attuale ciclo di eruzioni è iniziato appena 3 anni fa e ha già fatto registrate tre eruzioni, quindi se anche l’attuale intrusione non dovesse culminare con un’eruzione, l’area di Grindavík potrebbe correre altri rischi nel prossimo futuro.

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