Cos’è quella strana schiuma bianca che ha ricoperto le aree colpite dalle mareggiate?

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Cos’è quella strana schiuma bianca che ha ricoperto le aree colpite dalle mareggiate?

Una schiuma bianca ha invaso le strade di Marina di Cecina e di altri comuni colpiti dalle mareggiate e dall’alluvione: il fenomeno è del tutto naturale, ma viene sempre più accentuato dagli effetti dei cambiamenti climatici
di Rebecca Manzi
www.greenme.it

Le violente mareggiate e l’alluvione che hanno colpito il litorale tirrenico nei giorni scorsi hanno dato via ad un fenomeno insolito: sulle strade e sulle spiagge è comparsa una schiuma bianca. In particolare ciò si è verificato tra le vie di Marina di Cecina, in provincia di Livorno.

Questa strana comparsa ha destato preoccupazione tra i cittadini, che hanno filmato le strade e hanno postato i video sui social dove rapidamente si sono diffusi. Tuttavia si tratta di un fenomeno che non deve allarmare e che in realtà è del tutto naturale.

La schiuma bianca che appare sulle strade e sulle spiagge dopo le forti piogge e le mareggiate è causata dalla proliferazione del fitoplancton, in particolare delle microalghe. Queste alghe sono organismi vegetali molto piccoli che vivono in acqua.

In condizioni normali, sono presenti in quantità ridotte e non visibili a occhio nudo ma, in determinate condizioni ambientali, come acque calde e ricche di nutrienti, le microalghe possono proliferare rapidamente.

Un fenomeno naturale, ma accentuato dai cambiamenti climatici

Durante una mareggiata, le onde agitano le acque e rompono le cellule delle microalghe, rilasciando proteine e lipidi. Queste sostanze, agendo come una sorta di “detersivo”, formano la schiuma che vediamo sulle spiagge e sulle strade.

Se è vero che si tratta di un fenomeno naturale, è qualcosa che fino a pochi anni fa raramente si vedeva. Ultimamente, invece, si è verificato con maggiore frequenza a causa dei cambiamenti climatici che portano ad un aumento delle temperature e delle precipitazioni, favorendo la proliferazione del fitoplancton.

Le temperature superiori ai 25 gradi possono causare un’esplosione di fitoplancton, chiamata “bloom algale”. Vista la situazione attuale, dunque, eventi come quello osservato a Marina di Cecina e in altre località potrebbero diventare più frequenti in futuro.

Per quanto riguarda la sua pericolosità, la schiuma formata da microalghe non è generalmente pericolosa per la salute umana. Può però essere scivolosa e causare incidenti e per questo motivo si consiglia di prestare attenzione quando si cammina o si guida su strade interessate da tale fenomeno.

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