Uno straordinario video in time-lapse “riassume” 17 anni di un esopianeta in 10 secondi, il più lungo fino a oggi
Un astrofisico della Northwestern University (USA) ha creato il filmato in time-lapse più lungo di un esopianeta fino a oggi assemblato con dati reali: 17 anni di video in 10 secondi che mostrano Beta Pictoris b orbitare attorno alla propria stella. Incredibile!
Roberta De Carolis
www.greenme.it
17 anni di video “condensati” in 10 secondi: Jason Wang, astrofisico della Northwestern University (USA) ha creato il filmato in time-lapse più lungo di un esopianeta fino a oggi. Si tratta di Beta Pictoris b, un pianeta 12 volte la massa di Giove, e nella sequenza si vede l’astro orbitare attorno alla sua stella.
Nel filmato sono stati “condensati” video reali dell’esopianeta, raccolti tra il 2003 e il 2020, e in questi pochi 10 secondi, possiamo vedere il pianeta compiere circa il 75% di un’orbita completa attorno alla propria stella.
Abbiamo bisogno di altri sei anni di dati prima di poter vedere un’intera orbita – spiega Wang – Ci siamo quasi. La pazienza è fondamentale
Beta Pictoris b è un enorme pianeta (ha circa 12 volte la massa di Giove), e si trova a circa 63 anni luce dalla Terra nella costellazione del Pittore e che dista dalla sua stella (Beta Pictoris) circa 10 volte la distanza tra la Terra e il Sole. Ma rispetto a questo, Beta Pictoris è 1,75 volte più massiccio e 8,7 volte più luminoso. Ed è anche molto giovane: la stella, infatti, ha “solo” 20-26 milioni di anni.
L’esopianeta è stato “catturato” per la prima volta nel 2003, e, viste le sue dimensioni e la sua luminosità, gli scienziati sono riusciti a immortalarlo più facilmente rispetto ad altri esopianeti.
È estremamente luminoso – riferisce Wang – Ecco perché è uno dei primi esopianeti mai scoperti e fotografati direttamente
Il filmato in time-lapse è stato generato usando tecniche di elaborazione delle immagini basate sull’intelligenza artificiale in modo da trattare in modo uniforme i dati di imaging d’archivio provenienti da tre strumenti, uno presso l’Osservatorio Gemini e due presso l’Osservatorio europeo meridionale. Infine, tramite la tecnica algoritmica dell’interpolazione sono state colmate le lacune creando un video continuo.
A causa del lungo intervallo di tempo, c’era molta diversità tra i set di dati, che richiedevano frequenti adattamenti nell’elaborazione delle immagini
spiega Malachi Noel, che ha supportato l’elaborazione del filmato
Infine, in modo che il tutto il più “naturale” possibile, è stata usata la tecnica dell’ottica adattiva per correggere la sfocatura dell’immagine causata dall’atmosfera terrestre e strumentazione specializzata per sopprimere il bagliore della stella centrale del sistema.
Comunque, anche con queste tecniche, il bagliore della stella è ancora così intenso da eclissare l’esopianeta quando si avvicina troppo. Per quelle sezioni, Wang ha contrassegnato l’esopianeta con una X quando non osservabile, in modo che gli spettatori possano tracciarne il percorso.
Molte volte, nella scienza, usiamo idee astratte o equazioni matematiche – conclude Wang – Ma un filmato, che puoi vedere con i tuoi occhi, ci permette di apprezzare la fisica in un modo che non potremmo sperimentare semplicemente guardando grafici
In effetti non possiamo che essere d’accordo.
Fonti: Northwestern University / Jason Wang/Youtube