Terremoti e boati: il caso delle Marche del 9 agosto 2023

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Terremoti e boati: il caso delle Marche del 9 agosto 2023

A cura di Simone Marzorati, Alessandro Amato e Concetta Nostro (INGV-ONT).
tratto da INGVTERREMOTI

Dopo il concerto di lunedì 7 agosto al Circo Massimo di Roma, responsabile di un piccolo “terremoto” avvertito in molti quartieri della Capitale, ieri, 9 agosto, è toccato agli abitanti delle Marche, da Ancona a Macerata, passando per Tolentino e Corridonia, di avvertire un sisma provocato dall’uomo.

Registrazioni di alcune stazioni sismiche nelle Marche. Dal basso verso l’alto sono disposte più o meno da Nord-Est (Conero) a Sud – Sud Ovest verso le Marche meridionali, dalla costa all’entroterra (l’ultima in alto è Tortoreto, in Abruzzo, vicino alla costa). I dati sono filtrati tra 1 e 10 Hz.


Ma questa volta l’origine non va ricercata sulla Terra (qualche decina di migliaia di scalmanati che saltavano), ma in cielo!
Un aereo militare (o forse due) ha solcato i cieli marchigiani superando probabilmente la barriera del suono, provocando quello che viene definito un “boom sonico“.
Anche in questo caso i nostri sismometri non si sono fatti sfuggire l’evento “sismico”. Quasi tutte le stazioni presenti nelle Marche hanno rilevato il fenomeno, come si vede in figura. L’andamento del segnale evidenzia la propagazione dell’onda “sismica” attraverso la regione, con una velocità apparente che è molto più bassa di quella tipica di un’onda che si propaga nella crosta terrestre. In aria, infatti, le onde viaggiano alla velocità del suono, circa 340 m/s (0.34 km/s), mentre nelle rocce le velocità delle onde P sono di alcuni km/s, tipicamente 5-6 km/s nella crosta e oltre 8 km/s nel mantello

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