Cos’è un temporale di calore?
Un temporale di calore è un fenomeno caratteristico delle stagioni calde e capire cos’è significa sapere quando e dove potrebbe verificarsi
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In estate l’espressione “temporale di calore” diventa quasi di uso comune, ma capire cos’è il fenomeno che essa indica non è immediato. L’evento si verifica quando le giornate sono particolarmente calde e non sono presenti perturbazioni. Le zone lontane dal mare caratterizzate dalla presenza di rilievi risultano le più a rischio.
Come si formano i temporali di calore
Per comprendere cos’è un temporale di calore, e perché si utilizza tale definizione, è necessario guardare alle dinamiche che portano il fenomeno a svilupparsi. Le precipitazioni non sono, infatti, in questo caso determinate dall’incontro tra aria calda e fredda in quota, ma dall’intenso riscaldamento del suolo. Quando la radiazione solare porta la temperatura del terreno a superare i 30 °C, infatti, si formano delle bolle d’aria calda.
Queste salgono verso l’alto e, a pressioni minori, si espandono e iniziano ad aggregarsi. Con la diminuzione della temperatura in quota l’umidità al loro interno condensa e si formano delle vere e proprie nubi di vapore acqueo, che continuano il loro sviluppo verticale. Quando le condizioni lo permettono queste danno origine ai temporali di calore, noti anche come temporali convettivi.
Diversi tipi di temporali
Una volta chiarito cos’è un temporale di calore è facile capire che le sue caratteristiche saranno ben diverse da quelle del classico temporale frontale. I fenomeni del primo tipo non sono, infatti, sostenuti da perturbazioni e hanno quindi una durata breve, in genere compresa tra i 30 e i 40 minuti. Le precipitazioni possono rivelarsi piuttosto violente e gli eventi sono accompagnati da lampi e tuoni in abbondanza.
I temporali di calore si sviluppano durante il periodo estivo o tardo primaverile, in un intervallo compreso, in genere, tra fine aprile e settembre. Questi eventi sono anche conosciuti come temporali pomeridiani. Le condizioni più favorevoli al loro sviluppo si verificano, infatti, in genere nelle ore in cui il sole scalda maggiormente, ovvero tra tarda mattinata e primo pomeriggio. Spesso possono risultare stazionari ed essere molto intensi, scaricando tutta la loro energia in un territorio molto ristretto, provocando anche nubifragi, pur mostrandosi, all’occhio, molto isolati e caratterizzati da nubi torreggianti e ad incudine.
Dove si sviluppa il temporale di calore
Comprendere cos’è un temporale di calore significa capire che esistono condizioni che rendono più probabile che essi si sviluppino. Tali fenomeni sono più frequenti nelle zone a ridosso dei rilievi, perché i pendii facilitano l’ascesa delle bolle d’aria calda. Nulla vieta, comunque, che tali eventi si verifichino anche in pianura. A fare la differenza è, in realtà, soprattutto la lontananza del mare. Questo mitiga il clima delle zone circostanti e impedisce, quindi, che simili tipi di precipitazioni trovino terreno fertile.
Comprendere cos’è un temporale di calore significa non stupirsi del fatto che simili eventi nel nostro Paese siano sempre più frequenti. Le estati nell’era del cambiamento climatico sono, infatti, sempre più roventi ovunque. Tali fenomeni non contribuiscono, per altro, in genere a rinfrescare il clima e non possono, quindi, fare da ostacolo alle tanto temute ondate di calore.