Il massiccio arrivo di polvere sahariana influisce sulla qualità dell’aria nell’Europa meridionale
Copernicus: concentrazioni più elevate di particolato sia in superficie che più in alto nell’atmosfera
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Le previsioni sul particolato del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) mostrano un trasporto di polvere sahariana su larga scala attraverso il Mediterraneo ed evidenziano che «Le polveri avranno un impatto sulla qualità dell’aria nella maggior parte del Mediterraneo occidentale, in particolare in Spagna, dove si prevede che un elevato livello di PM10 in superficie coprirà gran parte del Paese, con un picco nella zona dell’11 luglio».
Il CAMS sta monitorando un trasporto di polveri sahariane che ha avuto inizio nel fine settimana e le sue osservazioni mostrano che «Le concentrazioni di particolato (PM10) nel Mediterraneo meridionale aumenteranno a causa delle polveri in arrivo, influenzando negativamente la qualità dell’aria soprattutto in Spagna, ma anche in tutto il Mediterraneo occidentale, comprese parti dell’Italia e della Francia meridionale. Nelle regioni più colpite, il PM10 supererà la soglia di esposizione media nelle 24 ore di 50 µg/m3 stabilita dall’Unione Europea per questo tipo di inquinanti. Il trasporto di polveri in Spagna coincide con l’ondata di calore che sta interessando il Paese, poiché entrambi i fenomeni sono guidati dall’aria calda proveniente dal Sahara».
Inoltre, un flusso a lungo raggio di polveri sahariane ha raggiunto i Caraibi attraverso l’Oceano Atlantico e si prevede che continui nei prossimi giorni. Le previsioni del CAMS indicano «Un accumulo particolarmente denso in aumento al di sopra delle Isole Canarie e prevedono venti di Calima nel corso della settimana».
Mark Parrington, senior scientist CAMS, conclude «Questo episodio di polveri sahariane si sta verificando in coincidenza con le ondate di calore registrate in Spagna e nel Mediterraneo occidentale, correlate alla sorgente della massa d’aria sul Sahara. A differenza di altri episodi verificatisi sul Mediterraneo all’inizio dell’anno, le nostre previsioni mostrano concentrazioni più elevate di particolato sia in superficie che più in alto nell’atmosfera».