Arriva la tempesta di caldo con temperature di 50 °C in tutta Italia? No, è falso
Ma non cessa il terrorismo comunicativo, dannoso per l’umore di molti e soprattutto degli anziani
di Mario Giuliacci
La notizia bomba: arrivano 50 gradi su mezza Europa! tranquilli, non è così! E allora come è nata la favola dei 50 gradi? Un rapporto dell’Agenzia spaziale europea (ESA) ha scatenato dal 13 luglio titoloni di tutti il mass media circa il record imminente da 50 gradi su gran parte di Francia, Spagna, Italia, Grecia. Nota bene: 50 in Italia, Francia e Grecia non sono stati mai raggiunti in alcuna località, e all’improvviso dovrebbero arrivare a tappeto su tutte queste nazioni! La notizia di un evento così straordinario sta facendo il giro del mondo. Insomma, tutti i mass media ancor oggi danno per scontato l’arrivo dell’ondata di caldo più rovente di sempre.
Ma l’articolo ESA era un po’… fuorviante
In effetti i rapporto ESA mostra un’immagine satellitare del 13 giugno ove è evidente che su Spagna, Francia eanche Italia (https://www.esa.int/Applications/Observing_the_Earth/Copernicus/Sentinel-3/Europe_braces_for_sweltering_July) le ”temperature superficiali“ (land surface temperature) erano tra 47 e 48 gradi. E allora perché non credere ai 50 gradi in arrivo su mezza Europa, visto che le temperature sono previste in aumento? Ma occhio: “Le temperature superficiali”, ossia le temperature del suolo, sono diverse dalla temperatura dell’aria, la quale per rendere i valori confrontabili tra loro, in qualsiasi luogo del mondo siano stati presi, deve essere misurata a 2 metri di altezza, in un luogo ombreggiato e possibilmente al di sopra di terreno erboso!
E’ noto del resto che le temperar estive del suolo (anche 60/70 gradi sull’asfalto) sono anche 10-20 gradi più roventi dell’aria a 2 metri. Infatti, i raggi del Sole nella misura dell’80% raggiungono prima il suolo. Il suolo surriscaldato comunica a su volta il calore all’aria sovrastante, in misura via via minore man mano che ci si allontana dal suolo. Ma il l’ESA ha ingannato, seppur involontariamente, non solo i mass media e anche i siti della “tempesta di caldo” con i seguenti titoli che indirettamente facevano pensare ai 50 gradi.