Noaa: El Niño è in atto! Nel prossimo autunno-inverno, farà sentire i suoi effetti anche in Europa

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Noaa: El Niño è in atto! Nel prossimo autunno-inverno, farà sentire i suoi effetti anche in Europa

Dovrebbe essere da moderato a forte entro la fine dell’autunno/inizio inverno
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Secondo gli scienziati del Climate Prediction Center della National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa), «L’atteso El Niño è emerso». Infatti, la Noaa ha pubblicato un El Niño Advisory nel suo outlook mensile, rilevando Lhe le condizioni della El Niño Southern Oscillation (ENSO) sono presenti e dovrebbero rafforzarsi gradualmente durante l’inverno.

Alla Noaa ricordano che «El Niño è un fenomeno climatico naturale caratterizzato da temperature superficiali del mare più calde della media nell’Oceano Pacifico centrale e orientale vicino all’equatore, che si verifica in media ogni 2-7 anni. Gli impatti di El Nino sul clima si estendono ben oltre l’Oceano Pacifico».

Michelle L’Heureux, climatologa del Climate Prediction Center Noaa, sottolinea che «A seconda della sua forza, El Niño può causare una serie di impatti, come aumentare il rischio di forti piogge e siccità in alcune località del mondo. Il cambiamento climatico può esacerbare o mitigare alcuni impatti legati a El Niño. Ad esempio, El Niño potrebbe portare a nuovi record per le temperature, in particolare nelle aree che già sperimentano temperature superiori alla media durante El Niño». L’evento durerà probabilmente fino alla prossima primavera, dopodiché i suoi impatti diminuiranno.

Gli scienziati dicono che El Niño renderà probabilmente il 2024 l’anno più caldo mai registrato e potrebbe contribuire a spingere il mondo oltre il confine degli  1,5° C di riscaldamento globale. Influirà anche sul clima mondiale, portando potenzialmente siccità in Australia, più pioggia negli Stati Uniti meridionali e indebolendo il monsone indiano.

La Noaa evidenzia che l’influenza di El Niño sugli Stati Uniti è debole durante l’estate e più pronunciata a partire dal tardo autunno fino alla primavera. Entro l’inverno, c’è una probabilità dell’84% che El Niño sia maggiore di una forza moderata e una probabilità del 56% che si sviluppi un El Niño forte. In genere, condizioni di El Niño da moderate a forti durante l’autunno e l’inverno si traducono in condizioni più umide della media dalla California meridionale lungo la costa del Golfo del Messico e condizioni più secche della media nel nord-ovest del Pacifico e nella valle dell’Ohio. Gli inverni di El Nino portano anche maggiori possibilità di temperature più calde della media nella Usa settentrionali. Un singolo evento El Niño non provoca tutti questi impatti, ma El Niño aumenta le probabilità che si verifichino.

Le condizioni di El Niño di solito aiutano a sopprimere l’attività degli uragani dell’Atlantico , mentre di El Niño favorisce tipicamente una forte attività degli uragani nei bacini del Pacifico centrale e orientale.

Adam Scaife, responsabile delle previsioni a lungo termine del Met Office britannico ha detto a BBC News che  El Niño  «Sta aumentando ora, ci sono stati segnali nelle nostre previsioni per diversi mesi, ma sembra davvero che raggiungerà il picco alla fine di quest’anno in termini di intensità. Un nuovo record per la temperatura globale l’anno prossimo è sicuramente plausibile. Dipende da quanto grande sarà El Niño: un grande El Niño alla fine di quest’anno, dà un’alta probabilità che avremo un nuovo record per la temperatura globale nel 2024».

L’esperienza ci dice che El Niño di solito esige un grande costo umano ed economico: il forte El Niño nel 1997-98 è costato oltre 5 trilioni di dollari con circa 23.000 morti a causa di tempeste e inondazioni.

Attualmente, le temperature globali si aggirano intorno a 1,1° C al di sopra della media nel periodo 1850-1900, ma un evento di El Niño potrebbe aggiungere fino a 0,2° C, spingendo il mondo in un territorio inesplorato e prossimo a sfondare il simbolico guard rail di 1,5° C, un elemento chiave dell’Accordo Parigi. FRecentemente, gli scienziati avevano detto che il superamento di questo limite sarebbe stato più probabile nei prossimi anni, ma la L’Heureux conclude: «In realtà è probabile che vedremo temperature medie globali che potrebbero diventare più normali tra 5 o 10 anni, quindi ci fornisce una sorta di portale sul futuro. E penso che sia per questo che è allarmante per alcune persone, perché queste sono le nostre nuove soglie. E El Niño sta facendo da acceleratore a tutto questo».

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