Estate 2023 condizionata da El Nino? Vediamo se ci sono davvero conseguenze in Italia
Sta per formarsi El Nino. Vediamo innanzitutto cos’è e cosa comporta nel nostro Paese
di Team MeteoGiuliacci
Il meteo di questo inizio Estate 2023 è stato finora particolarmente capriccioso. Nessun episodio di caldo fuori stagione, cieli spesso nuvolosi e maltempo abbastanza prolungato. Si sente in giro che sta per arrivare El Niño. In questo articolo vedremo intanto che cos’è e poi se ci saranno grosse conseguenze sul nostro Paese.
El Niño: ecco di che cosa si tratta
Stiamo parlando, in parole semplici, di una grossa anomalia delle acque superficiali nel Pacifico orientale. Nonostante sia agli antipodi del Pianeta, tali anomalie riescono a modificare temporaneamente il clima mondiale. Basti pensare che l’ultima volta che si è verificato un evento meteorologico comparabile, la Terra ha avuto l’anno più caldo da secoli (il 2016). Ma non è tutto. La NOAA (ente americano esperto in materia meteo climatologica) stima una possibilità di oltre il 50% che risulterà un evento forte. Ciò starebbe a significare che le acque superficiali del Pacifico orientale sarebbero oltre un grado e mezzo più calde del normale. Ma cosa comporterebbe sul nostro Paese? E soprattutto: l’Estate sarebbe compromessa?
I suoi effetti in Italia: pochi per la verità
Data ovviamente l’enorme distanza geografica, il fenomeno potrebbe portare qualche effetto anche sul clima europeo e sull’Italia. Come argomento, gli effetti di tale pattern mondiale sono pochi in Europa e per giunta più papabili in Inverno. Se non ci sono altri teleconnessioni (ovvero altri indici meteo più intensi), El Nino favorisce un’Estate un pelo più calda del normale, ma al tempo stesso piovosa. Alla luce di ciò, parrebbe sempre più probabile che la stagione estiva potrebbe davvero continuare sui binari di come è iniziata. Non ci sono ancora le condizioni per l’arrivo di forti ondate di caldo. L’anticiclone africano rimane tuttora distante dai nostri territori e lo sarà ancora a lungo. Ma su questo punto il “merito”, più che El Nino, sarebbe di un’alta pressione tenace nel Nord Europa, che provoca anomalie positive in tali zone e negative da noi. Con masse d’aria fresche e umide a più riprese.
