CI ATTENDE UNA SETTIMANA DECISAMENTE PIÙ PIOVOSA DEL NORMALE
di Andrea Corigliano
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Come una sorta di pietra preziosa, una circolazione depressionaria è destinata a incastonarsi sull’Italia nel corso del prossimi giorni. Il processo, piuttosto lento e graduale, inizierà con il sistema nuvoloso in arrivo che tra questa sera e domani dispenserà molte piogge sulla nostra penisola e in modo particolare sul Nord-Est, dove secondo gli ultimi aggiornamenti le cumulate potrebbero essere localmente molto abbondanti. Dal segnale calcolato dalla modellistica numerica in chiave probabilistica, emerge la persistenza che potrebbe avere la fase instabile e a tratti perturbata che si trova ormai ai nastri di partenza.
Chiusa tra due figure antagoniste di alta pressione, la buca barica che andrà scavandosi sulla nostra penisola si troverà impossibilitata a traslare verso ogni direzione e quindi sarà costretta a esaurire a più riprese i propri fenomeni sulle nostre regioni, impegnando così alternativamente più settori almeno fino alla fine della seconda decade di maggio (fig. 1). Come abbiamo già anticipato, saranno infatti diversi gli impulsi instabili che cadranno all’interno di questa circolazione ciclonica e quindi è realistico pensare che, giorno dopo giorno, vadano aumentando le cumulate complessive delle piogge.
Per quanto sia ovviamente una stima grossolana la cumulata totale prevista per questa settimana per le ovvie ragioni legate alla predicibilità relativa alla localizzazione dei fenomeni a medio e lungo termine (fig. 2, a sinistra), è comunque importante il segnale che emerge perché è un segnale che inizia ad avere un certo peso nel plasmare un’anomalia positiva in ambito pluviometrico che potrebbe risultare significativa. Sappiamo che in alcuni settori c’è ancora una grave siccità da sanare, ma allo stesso tempo sappiamo anche che si sono altri settori in cui di pioggia ne è già caduta molta e a questa molta molto probabilmente se ne aggiungerà altra.
È questo il volto piovoso della primavera? In parte sì, perché la climatologia per esempio ci informa che proprio maggio per alcuni settori del Nord Italia è il mese più piovoso dell’anno. Allo stesso modo, per correttezza di informazione, è doveroso però anche sottolineare che questo volto primaverile per alcuni settori potrebbe alla fine essere un po’ troppo piovoso proprio per la persistenza di una circolazione ciclonica bloccata che a tratti potrebbe avere anche connotati di maltempo. Potremmo quindi trovarci, in alcune regioni, nella situazione in cui in una decina di giorni si riverserà al suolo la pioggia di un’intera stagione.
Anche questi sono estremi: è bene farlo presente, come è bene parlare degli estremi legati alla carenza di perturbazioni atlantiche. Valuteremo passo dopo passo le varie fasi di questo lungo periodo in cui, questa volta, le aree di alta pressione saranno spettatrici del nostro tempo e non le protagoniste.
Ricordo a tutti i nostri lettori che, su facebook, potete trovarmi anche alla pagina di Meteorologia Andrea Corigliano a questo link. Grazie e buona lettura!
Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera